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“Shopping con Jane Austen” di Laurie Viera Rigler

Creato il 01 ottobre 2010 da Sulromanzo
“Shopping con Jane Austen” di Laurie Viera RiglerDi Elena Romanello
Shopping con Jane Austen, Laurie Viera Rigler, Sperling & Kupfer (traduzione di Enrica Buretta)
Jane Austen è ormai diventata da anni un'icona della letteratura non solo popolare, considerata, e non si può dare torto, come l'inventrice di una scrittura al femminile che è continuata fino ad oggi, visto che i suoi discorsi sui rapporti tra i sessi e sul ruolo della donna sono tutt'altro che superati, e sono alla base di tutto il filone moderno, al cinema e in letteratura, della chick lit, in cui tra cellulari, internet e scarpe alla moda ci si rende conto che certe cose sono cambiate poco.
La pubblicistica di romanzi su di lei, che esaminano la sua produzione letteraria e la sua figura da diversi punti di vista, è cresciuta in maniera esponenziale, facendola diventare di volta in volta una detective modello Jessica Fletcher ante litteram, o coinvolgendo i suoi personaggi in intrecci gialli o horror (l'ultima è Darcy diventato vampiro), o inventando, partendo da fonti documentate, un suo diario personale per raccontare la sua scelta di rimanere single, controcorrente oggi e figuriamoci allora.
Con “Shopping con Jane Austen”, uno degli ultimissimi romanzi su Jane e il suo mondo usciti nel nostro Paese, l'autrice Laurie Viera Rigler tenta un altro esperimento, molto intrigante: Courtney, la sua eroina, è una giovane donna che vive nella caotica Los Angeles di oggi, tra lavoro e storie d'amore poco felici, e che ha come unico antidoto al logorio della vita leggere i libri della Austen. Un bel giorno, dopo l'ennesimo periodo di crisi sentimentale, si risveglia in un palazzo inglese all'epoca della Reggenza, nei panni di una signorina di allora e si troverà a dover interagire in un mondo che aveva idealizzato ma che ha non pochi problemi, in cerca forse però del vero amore, che non è riuscita a trovare nel suo tempo, e che qui le si presenterà sotto le spoglie di Mister Edgeworth, tanto simile al Darcy che l'ha fatta sognare tanto.
Il tema del viaggio nel tempo, alla base della saga della Straniera di Diana Gabaldon, per fare un nome illustre e recente in ambito romantico, qui viene trattato con freschezza, senza dare spiegazioni logiche, per una storia brillante e divertente, con situazioni paradossali e comiche, ma che fa anche riflettere.
Gli appassionati e le appassionate di romanzi storici e romantici hanno spesso la tendenza ad idealizzare il passato, secondo un meccanismo che iniziò proprio nel periodo del Romanticismo reale: il passato è senz'altro interessante, ma come scopre la nostra Courtney ci sono problemi pratici non da poco a vivere in un mondo in cui le donne sono considerate esseri inferiori incapaci di autodeterminarsi (problema ancora esistente oggi in maniera strisciante, ma centrale durante la Reggenza), in cui la libertà sessuale con relativa contraccezione è inesistente, in cui non ci sono gabinetti moderni e in cui farsi un bagno o una doccia è una pratica che suscita indignazione. Tutte cose che nel mondo di oggi vengono date per scontate o comunque dovute, e che in “Shopping con Jane Austen” provocano situazioni esilaranti, ma che fanno pensare.
Jane Austen ha saputo creare un mondo e un sistema di rapporti che sono validi oltre i limiti del suo tempo, ma forse quell'epoca non è così da rimpiangere, anche se diede a lei la possibilità di scrivere i suoi capolavori, e forse darà un'opzione a Courtney per una vita meno caotica e più romantica. Da leggere per i fan della Austen e non solo.

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