ROMA – Lo shopping online piace agli italiani. A dimostrarlo sono i numeri, secondo cui sarebbero oltre 12 milioni gli italiani che fanno acquisti online su siti sicuri e trasparenti.
Tuttavia, sottolinea Roberto Liscia – presidente di Netcomm, il consorzio del commercio elettronico italiano- che “solo il 4% delle aziende italiane vendono online, spesso perché di piccole dimensioni e fanno fatica a digitalizzarsi. Succede così che i 200 milioni di cinesi che fanno shopping via web, quando acquistano prodotti italiani, in un caso su quattro finiscono per comprare dei tarocchi”.
La notizia, uscita al convegno “Premio Vincenzo Dona – Voce dei consumatori 2012″ organizzato dall’Unione nazionale comsumatori, è allarmante.
Durante la tavola rotonda è emerso anche che oltre a interi negozi monomarca di prodotti contraffatti, in Cina esistono anche dei portali in cui acquistare le griffe italiane taroccate.
“In un periodo così difficile – spiega Liscia – è cruciale poter offrire agli imprenditori del Made in Italy delle piattaforme logistiche e di comunicazione su scala globale, per dare loro una ulteriore e concreta chance di competizione internazionale”.
Nonostante il ritardo, il popolo dei consumatori online è aumentato del 30% rispetto al 2011, segno “di comportamenti che non si possono arrestare, ma della cui tutela dobbiamo farci carico.
Per questo motivo – aggiunge – Netcomm ha promosso un ‘sigillo di qualita” e i siti che lo espongono si impegnano ad offrire un servizio facile, conveniente, trasparente e sicuro. Oltre a questa garanzia, abbiamo recentemente affiancato il primo Codice di Autoregolamentazione relativo alle modalità di comunicazione e di diffusione degli sconti e della comparazione dei prezzi online”.