Si chiamava Luisa Bonello - giovedì 12 febbraio ore 18, libreria UBIK Savona

Da Albamontori @albamontori


Francesco Zanardi vi invita giovedì 12 febbraio alle ore 18 alla libreria UBIK di Savona dove presenterà:
Ombre sulla morte di Luisa Bonello.

18 gen 2015
Il caso Bonello nella Savona dalle trame oscure.

Luisa muore la notte del 19 settembre uccisa da un colpo di pistola sparato dalla sua CZ 9 X 21. Uno colpo del tutto simile a questo.
Ma nessuno dei vicini di casa sente lo sparo.

A trovare la mattina dopo senza vita il corpo della donna è l’ex marito, che a seguito di un anomalo messaggio si precipita a casa dell’ex moglie.

Anche se da subito i giornali parlano di suicidio, gli amici più stretti, i conoscenti e il marito sembrano non sposate quella tesi.
L’ex marito chiede anche una perizia balistica di parte. 

La notte della sua morte, Luisa era stata al telefono fino a mezza notte. Chi ha parlato con lei, il marito, un cugino e l’amica Ketty dicono che stava bene. Ma un’ora dopo si ammazza.

Forse anche gli inquirenti hanno dei dubbi, parlano da subito di istigazione al suicidio, e a 4 mesi dalla sua morte l’appartamento resta ancora sotto sequestro. 

Dopo tre memoriali consegnati in procura dalla Rete L’ABUSO, finalmente anche i giornali cominciano a parlare di massoneria deviata.

Ma a chi poteva dare fastidio Luisa Bonello e soprattutto perché? Perché qualcuno si sarebbe prodigato per evitare che i media, locali e soprattutto quelli nazionali, non parlassero di quello che viene definito “un ordinario suicidio”?

Cercheremo di dare una risposta a questi ed altri interrogativi, grazie anche ad una serie di documenti e testimonianze che Luisa ci ha lasciato.
Vi aspetto insieme a Christian Abbondanza e ad altri ospiti, giovedì 12 febbraio, alla libreria UBIK di Savona.

Francesco Zanardi.
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