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Si combatte in Sud Sudan nello Stato di Unity e MSF deve chiudere il presidio ospedaliero

Creato il 11 maggio 2015 da Marianna06

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Decine di migliaia di persone hanno abbandonato le loro case e si sono date alla fuga in conseguenza delle violenze nello stato di Unity: lo ha reso noto il Comitato internazionale della Croce Rossa secondo cui diverse organizzazioni non governative si trovano costrette a ritirare il personale per timore di attacchi.

“Col cuore gonfio di pena, poiché sappiamo quante e quali sofferenze è costretta a subire la popolazione civile, ci vediamo costretti a ritirarci” ha annunciato Paul Critchley, capo della missione di Medici senza frontiere (Msf) nella regione, confermando la chiusura di un presidio medico a Leer, dove circolano voci di un imminente attacco.

Lo scorso anno, la stessa zona era stata teatro di violenti combattimenti tra i sostenitori del presidente Salva Kiir e i ribelli del suo ex vice Riek Machar. La lotta per il potere tra i due uomini forti del più giovane stato africano ha riaperto le ferite degli scontri tra Dinka e Nuer, principali etnie del paese, mai del tutto sopiti.

              a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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