U.S. Embassy Jakarta, Indonesia / Foter / CC BY-ND
Tutto fatto, finalmente: Erick Thohir è il nuovo proprietario dell’Inter.
Non è un giorno qualunque questo, non lo è né per i tifosi interisti né per il mondo del pallone in generale. Infatti, si è chiuso oggi il tormentone che, dal 10 maggio scorso, ha tenuto tutti con il fiato sospeso: è stato ufficializzato il passaggio del 70 % del pacchetto azionario nerazzurro all’ ISC (International Sports Capital), società posseduta da tre importanti uomini d’affari indonesiani: Erick Thohir, Rosan Roeslani e Handy Soetedjo.
In casa Inter comincia un nuovo corso, prende vita un nuovo progetto volto a proiettare il marchio nerazzurro in una dimensione sempre più internazionale, cercando di rimpinguare le casse del club meneghino e dare nuova linfa ad un sistema, quello calcistico italiano, che sta attraversando un momento di crisi.
L’inizio di questa nuova era calcistica segna anche la fine di un’altra era, quella della famiglia Moratti: Massimo Moratti abbandona la guida dell’Inter e mette la parola fine ad una storia d’amore durata 18 anni, una storia fatta di successi (16 i trofei vinti con l’Inter), gioie, delusioni e passione per i colori nerazzurri. Non si è ancora sicuri del ruolo che Moratti ricoprirà nella nuova Inter: Thohir gli ha chiesto di mantenere il ruolo di presidente, ma il diretto interessato ha affermato di non aver ancora preso una decisione a tal proposito; quel che è certo è che il nome della famiglia Moratti rimarrà legato indissolubilmente a quello del club.
Il passaggio di consegne non avverrà il 28 ottobre, data del prossimo Cda, bensì in occasione di un’assemblea straordinaria in data da stabilirsi. Questi i “numeri” dell’operazione: 70% è la quota di partecipazione con cui la ISC diventa azionista di controllo dell’Inter, con la possibilità di ottenere il restante 30% nei prossimi due anni; 250 sono all’incirca i milioni di euro che hanno reso possibile l’operazione, di cui circa 200 serviranno a chiudere i debiti, mentre i restanti 50 milioni andranno a finire nelle casse del club in qualità di “debiti funzionali”. In più, il tycoon indonesiano si impegna a versare altri 40/50 milioni di euro per risanare il deficit relativo all’anno 2013.
Ma conosciamo meglio la figura di Erick Thohir: si tratta di un imprenditore appartenente ad una delle più potenti famiglie di Jakarta, fondatore e presidente del Mahaka Group, operativo in Indonesia, soprattutto nell’ambito dei media e dell’entertainment. Grande appassionato di sport, egli è co-proprietario del D.C. United ed è stato vice presidente del Comitato Olimpico Indonesiano.
L’Inter, dunque, parlerà indonesiano, il neo proprietario Thohir si è definito onorato per l’incarico ottenuto e ha già esternato una sua speranza, quella di vedere un giorno un giocatore indonesiano vestire la maglia dell’Inter. Dall’altra parte del globo, all’uscita degli uffici della Saras, un Massimo Moratti visibilmente emozionato ha dichiarato di essere molto soddisfatto per la buona riuscita dell’operazione e ha rassicurato i tifosi affermando di aver lasciato la sua squadra in buone mani.
Molti sono i dubbi e le perplessità che aleggiano attorno a questa operazione, dubbi a cui solo il tempo potrà dare risposta. Quel che ora è certo è che questo martedì non sarà ricordato come un martedì qualunque, ma come il giorno della svolta in casa nerazzurra per il passaggio ufficiale della proprietà dell’Inter a Thohir.