Ieri mattina portavo a spasso il mio trolley da viaggiatore perenne lungo le strade del centro di Roma, e a un certo punto, in Via del Corso, mi sono visto comparire davanti una bellezza femminile tutta tacchi alti e gonne corte, un trionfo di seni a davanzale (ne sono certo, ne aveva almeno tre - di tette intendo) e una carica erotica che le ipotesi erano due: o stava andando a girare il nuovo film porno di Andrea Nobili, o era una figura dell’entourage romano del PDL. La strasignorina camminava spedita parlando dentro il suo telefono cellulare, ed emanava una tale quantità di feromoni che non ho potuto fare a meno di seguirla preso da un pensiero perverso: quello di ascoltare la sua conversazione telefonica per capire meglio chi potesse essere, e in quali paradisi voluttuosi sarei potuto arrivare andandole dietro. Trascinando via con forza il mio trolley che si era fermato a fare pipì contro la vetrina di Zara, mi sono dunque posizionato sulla stessa traiettoria di questa Trinità della Monta, e ho accelerato il passo per star dietro al suo trotterellare svelto. Finalmente, avvicinatomi abbastanza da potermi assicurare qualche stralcio di intercettazione telefonica da marciapiede, ho potuto sentirla invitare la persona all’altro capo del wireless all’evento orgiastico ufficiale: «Guarda.. se vuoi venire, a mezzogiorno c’è la conferenza stampa della Carfagna… ti faccio accreditare io..» Lo so, sono un erotomane, un maschio di bassi istinti che pensa sempre a quello e che non sa mai vedere oltre i pochi centimetri del suo secondo naso, ma immediatamente ho immaginato scene di festini a base di sesso sregolato e canzoni napoletane . I due piaceri della vita che preferisco messi insieme, insomma. Purtroppo però, pochi istanti dopo la celestiale visione con retrogusto di viagra si è misteriosamente dissolta, svanendo in un attimo come un sogno troppo bello o come una che ha diritto all’autoblu pubblica, e io sono rimasto lì, abbandonato a me stesso, con la valigia in mano e il gonfiore nei pantaloni neanche fossi Gerard Piqué all’aeroporto di Madrid. Poi però, sgonfiato misi l’entusiasmo e tornato in me, mi sono detto che sono il solito malpensante, imbevuto di preconcetti e luoghi comuni sulla classe politica del bunga-bunga e sulle belle ragazze che possono anche occupare posti di poteri per meriti intellettuali. Così, per recuperare la mia fiducia nelle istituzioni e nei ministri italiani, stamattina ho aperto tutti i giornali per cercare la notizia della conferenza stampa di Mara Carfagna, e per sgombrare la mia mente da pensieri impuri concentrandomi invece sulle iniziativi del Ministero delle Pari Opportunità. Ebbene, la nostra ministra senza gonna a portafoglio era effettivamente sui quotidiani online, stamattina, ma solo con la notizia della sua luna di miele anticipata trascorsa alle Maldive con il futuro marito Marco Mezzaroma. E allora mi sono reso conto che, per quanto io possa impegnarmi a essere benpensante, non c’è proprio nulla da fare… in epoca di Ruby-erie generalizzate, quando si parla dell’Amica del Bocchino, a voler essere carini e rispettosi della verità, non si può fare a meno di affermare che, come già sanno tutti, per riuscire a comparire sulle pagine dei giornali, la Carfagna s’è fatta Mezzaroma.