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Si indaghi su come l'Università spende per la lingua sarda

Creato il 18 giugno 2011 da Zfrantziscu

Si indaghi su come l'Università spende per la lingua sarda

Murale su una parete di
Radiu Supramonte, Nuoro 1979

di Mario Carboni

Caro Gianfranco,ho letto le tue note alle affermazioni di Paolo Maninchedda sulla lingua sarda. Premesso che ogni idea e affermazione sono legittime, mi chiedo quale sia la linea di politica linguistica del Psd'Az, se coincida con quella di Maninchedda o sia diversa. Mi chiedo anche qual è la linea di politica linguistica di tutti gli altri partiti presenti in Consiglio e quella delle aggregazioni di centro, destra o sinistra che si fronteggiano, e non ho risposta.Tuttavia anche le organizzazioni fuori dal Consiglio regionale, comprese quelle dei neo indipendentisti non ne hanno una e quindi si riconferma il ruolo dei singoli che credono nella lingua sarda, dell'associazionismo non partitico ed in particolare de Su comitadu pro sa limba sarda del quale facciamo parte dalla sua nascita.Condivido ciò che scrivi ma mi chiedo come mai proprio ora si affastellino osservazioni, note, dichiarazioni, azioni scoperte e coperte contro la lingua sarda e il processo di sua standardizzazione, normalizzazione, sperimentazione ed uso sopratutto nelle scuole e nell'università, oltre che nelle amministrazioni pubbliche.Tutte queste manifestazioni, anche le più mastruccate, hanno un carattere reazionario, di pura reazione a chi fa azione pro sa limba sarda, contro un movimento di volontari che certo non ha la verità in tasca ma esiste e non da oggi e in opposizione a chi non vuole che il sardo abbia almeno la stessa dignità dell'italiano, con lo scopo di interrompere il cammino iniziato da Su comitadu pro sa limba sarda nel lontanissimo 1977. Questo movimento è bene sempre ricordarlo, ha utilizzato per primo e con successo la democrazia diretta proponendo la legge popolare sul bilinguismo.Fu una rivoluzione culturale ed un successo popolare.Oggi il sardo è lingua propria dei sardi in applicazione della Costituzione (compreso il catalano d'Alghero), la legge regionale 26 riconosce e tutela anche il gallurese, il tabarchino, sassarese.La Convenzione europea riconosce la lingua sarda come lingua della Minoranza nazionale sarda e ogni anno chiede conto allo Stato della sua applicazione.

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