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Si inizia

Creato il 11 giugno 2010 da Mcnab75

Si inizia

Io sono un assoluto, totale drogato di Mondiali di calcio.

Non mi vergogno a dirlo e se qualcuno rimarrà deluso da questa rivelazione, peggio per lui.

Mi piace il calcio, ma sono un tifoso razionale e ben poco fanatico (chi mi conosce lo sa). Il mio tifo spesso si indirizza verso squadre di seconda fascia, o che comunque producono un buon gioco senza disporre di budget milionari.

Seguo sempre con attenzione il campionato italiano, quello inglese e un po' di quello spagnolo. Ma il vero godimento, per uno sportivo del mio tipo, sono proprio i Mondiali. Per un mese non m'interessa più se i calciatori sono in gran parte ricchi bamboccioni strapagati, se oramai tutto si riduce a una sfida tra sponsor e federazioni. I Mondiali sono i Mondiali. Punto.

Dall'edizione del 1982 (avevo sette anni) in poi ho cercato di vedere quante più partite possibili, a volte anche tutte. Il mio tifo per l'Italia è pari a quello delle nazionali che, di volta in volta, conquistano il mio cuore per i più svariati motivi. Ricordo con infinito affetto il Camerun di Roger Milla (Italia 90), la Romania del “genio antipatico”, Gheorge Hagi (Usa 94), e la doppietta di Baggio alla Nigeria (sempre Usa 94). E che dire della banda gitana, ovvero la Croazia di Francia 98? Ecco, proprio i francesi sono gli unici che non riuscirò MAI a tifare. L'edizione del 2002 fu caratterizzata da una grande Turchia (arrivata poi terza), che aveva tutta la mia stima. E nel 2006, beh, da un certo punto in poi era impossibile non tifare Italia, a meno di non essere il solito buzzurro leghista con la Padania nel cervello.

 

Questa edizione vede il mio tifo preventivo per il Sud Africa, nazione la cui storia mi affascina, con tutti i suoi contrasti e le sue contraddizioni. Essendo un filino più realisti, ed escludendo l'improbabile bis dell'Italia, spero in una vittoria inglese.

 

Dunque, per me i Mondiali si devono vedere e si vedranno. E per una volta lasciamo perdere le solite menate demagogiche sui calciatori. Un atteggiamento che, ahimé, riscontro spesso nell'ambiente che bazzico io (scrittura, libri, horror etc etc). Certe considerazioni mi trasmettono un senso di banalità disarmante e provinciale, non c'è nulla da fare. E poi ci lamentiamo di quanto criticano le nostre passioni per gli “stupidi libri”. Meditare gente, meditare.


(Ferenc Puskas, campionissimo ungherese, uno dei miei idoli calcistici di sempre.)


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