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Si ma poi venite?

Creato il 11 luglio 2011 da Koalalondinese @farego
Si ma poi venite?

Rick ha sempre tante storie da raccontarmi e il bello e' che sono sempre strambe e piene di fatti, popolate da gente ancora piu' stramba e strana della storia stessa! Lui ormai non ci fa piu' caso, fa spallucce e le racconta, di solito mentre siamo in auto in viaggio verso qualche parte o magari mentre sono alle prese a fare qualcosa.Io credo che abbia la passione o la mania - fate voi - di distrarmi e catapultarmi in una delle sue avventure. E' piu' forte di lui, e io non so resistergli, e' come chi odora l'aroma del caffe' e ne vuole subito una tazza.Li seduto di fianco a me mentre divora l'ennesimo panino o ravana nel sacchetto delle patatine con una bottiglietta di Coca Cola fra le cosce, da' vita alle sue storie. Io guido e lui inizia cosi' di botto, magari abbiamo appena finito di parlare di cazzate in generale che non hanno alcun legame con quello che sta per dire, ma lui di punto in bianco inizia a raccontarmi di qualche sua pazza avventura, di quelle senza capo ne' coda come poi tutte le persone che ha conosciuto.

Io gliel'ho detto che forse ha un fattore di attrazione, perche' se no non capisco come faccia ad averne incontrata di gente cosi' buffa e strana. Lui sospira e se la ride, dice che gli danno qualcosa di cui parlare ora che la sua mogliettina se ne e' scappata a Miami. Ma questa e' un'altra storia.Dicevo, Rick possiede una vera e propria galleria di personaggi su cui bisognerebbere scriverci un libro, io gliel'ho proposto tante di quelle volte ... e lui sempre, "nahh e chi ha tempo e voglia di mettersi a scrivere, fallo tu, fallo sul tuo log, blog come cavolo si chiama!"E allora lo faccio io. Lo faccio perche' credetemi queste storie, questi personaggi meritano di essere resi famosi, di essere portati alla luce e letti, perche' magari ne conoscete uno come loro, il mondo e' cosi' piccolo!Eravamo questa volta in ufficio, io ero preso a rispondere a delle email quando Rick mi butta li',"natale e' di nuovo alle porte."Eravamo a Settembre.Io alzo lo sguardo dal monitor del PC e lo fisso pronto a chiedergli se nel caffe' che si stava bevendo ci fosse un acceleratore di tempo.Ma lui veloce. "Ti ho mai detto di Frank?"Io lo fisso cercando - rapidamente - di creare una connessione fra il natale che si avvicinava e Frank."No," gli rispondo tornando a leggere le email."Un bel po' di natali fa, mia moglie aveva deciso di andarsene al caldo e a me non andava, ero appena tornato dal Brasile e non mi andava di tornare a rosolarmi in temperature infuocate e umidicce. Cosi' lei se ne era partita e io ero rimasto da solo, non mi andava neanche di andare a Miami a trovare i miei perche' li conosco, quelli, danno sempre feste cosi' sfarzose con gente che neanche conoscono e poi mia madre beve troppo per la sua eta' e pubblica decenza."Io ormai avevo rinunciato a rispondere alle email. Rick mi aveva gia' accalappiato, sentivo che mi stava invitando ad un tea con il Cappellaio Matto in persona!"Poi ricevo una telefonata di un mio vecchio amico Pete, lo conosci Pete no?"Io lo fisso interrogativo."Comunque e' quello che lavora su a Los Angeles che ha il vizio di vestirsi anni '70 ... credo che i suoi vestiti siano davvero anni '70." Mi fa, dando per scontato che io lo conosca. Mi ritrovo ad annuire, ormai inebedito dal suo racconto."Pete mi chiama e mi chiede che faccio per natale, io gli dico nulla e tu? E lui mi dice che va a trovare un amico in Inghilterra in un paesino con un nome troppo lungo da ricordare e forse manco segnato sulla cartina, che pero' e' bellissimo e pieno di neve e colline. Io gli dico che ci sto a me l'Inghilterra piace, e pure la neve, ne vedo sempre cosi' poca! Cosi' partiamo io e Pete e andiamo a stare a casa di un suo vecchio amico di liceo che vive in quel buco di paese innevato.""Perche' in Inghilterra nevica molto?" Chiedo."Sembra di si." Mi risponde lui con fare serafico."Insomma arriviamo in tempo per il cenone a casa di questo tizio che aveva invitato tanta gente, a me la confusione non piace lo sai ma che dovevo fare ero li e ormai stavo al gioco! Dave si chiamava, stava li preso ad apparecchiare la tavola con ninnoli e cazzate argentate e troppo piene di lustrini per i miei gusti ma capisci, uno che andava in giro conciato come George Michael in Last Christmas insomma ... che ti volevi aspettare, era tutto un sbrilluccichio e un dire ragazzi fra poco ci mettiamo a tavola e mangiamo le mie squisitezze!"Io incominciavo a godermela. Dave sembrava interessante e strano!"Eravamo una ventina in tutto e fuori nevicava da non distinguersi cielo e terra. Dave andava avanti e indietro innervosito perche' mancavano all'appello due persone, due fottuti ritardatari George Michael dei poveri andava definendoli. Non e' educato, ripeteva mentre sistemava in maniera maniacale i piatti di finta porcellana. Gli ospiti lo fissavano e cercavano di rincuorarlo che questi due imbecilli ritardatari sarebbero arrivati. Io intanto mi godevo la scena, seduto vicino alla finestra ormai ricoperta di neve a bermi un goccio di vino. Erano quasi le otto e mezza quando Dave ormai fuori di se' li chiama al cellulare ... passami la bottiglietta d'acqua per favore.""Hey l'acqua!""Ah pensavo facesse parte della storia!" Sorrido passandogliela."Insomma Dave li chiama e mette il viva voce per farci sentire le scuse ridicole che avrebbero detto, dice lui. Uno di questi risponde, non si capiva un cazzo di quello che diceva. Dave comunque non gli frega e ne' gli da tempo perche' incomincia a smitragliarli con domande su dove siete, perche' siete in ritardo, ma lo sapevate che la cena era alle otto, i miei invitati sono in attesa, non e' carino da parte vostra ... e tutte 'ste storie qua. Finite le munizioni questi finalmente gli rispondono che sono bloccati nel bel mezzo del nulla, in non so quanta neve, chiusi in macchina in attesa che qualcuno venga a spalare via la neve che ormai arriva oltre lo sportello. I "maleducati", ci scherzano su dicendo che almeno hanno il dolce e la bottiglia di champagne!Uno di questi gli chiede se Dave puo' chiamare qualcuno che li liberi perche' stanno schiattando dal freddo li chiusi in macchina, ma Dave non sembra convinto, non sembra bersela e difatti con i suoi occhietti azzurri dapprima fissa i suoi ospiti sparpagliati qua e la nella sua sala da pranzo e poi con voce stizzita e annoiata dal loro racconto chiede, si ok ho capito tutto ma la mia domanda e', ce la farete ad essere qui per cena?"


July 2011 - Testo di di {Sir} Koala Londinese vietata riproduzione anche parziale.

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