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Si può vivere senza tonno!

Creato il 04 febbraio 2010 da Amandacastello2010

Cari amici,
vogliamo condividere questa importante newsletter di Greenpeace
Vi invitiamo ad approfondire ed a leggere con attenzione i link.
Ciao Amanda,
sai cosa c'è davvero nelle scatolette di tonno che compri?


Per scoprirlo, abbiamo inviato un questionario alle aziende responsabili dei più importanti marchi di tonno in scatola presenti sul nostro mercato e sulla base delle risposte pervenute abbiamo pubblicato la classifica "Rompiscatole"
Si può vivere senza tonno!
Coop, ASdoMar e Mare Blu sono ai primi posti in classifica: sebbene non siano effettivamente sostenibili, hanno almeno una regolamentazione scritta.
Zero in classifica per due dei marchi più venduti in Italia - Tonno MareAperto STAR e Consorcio per la loro assoluta mancanza di trasparenza.
Su 14 marchi valutati, 11 finiscono nella sezione "in rosso", perché non hanno ancora adottato criteri chiari per garantire che la pesca del tonno non danneggi l'ambiente.

Per pescare il tonno si utilizzano spesso metodi distruttivi che sono responsabili della cattura accidentale di un'ampia varietà di altre specie, tra cui tartarughe e squali ed esemplari immaturi di tonno. Il pinna gialla, il più consumato in Italia, è sotto pressione e la salvaguardia di alcuni stock desta ormai serie preoccupazioni.
Si può vivere senza tonno! In Italia si consumano più di 140mila tonnellate di tonno in scatola all'anno: prima che anche gli stock di tonno tropicale vengano totalmente compromessi, bisogna ridurre gli sforzi di pesca, eliminare gli attrezzi pericolosi e tutelare con riserve marine le aree più importanti per queste specie.
Giorgia Monti

Responsabile Campagna Mare

Anche la Francia si è pronunciata, mercoledì 3 febbraio, a favore alla proibizione del commercio internazionale del tonno rosso, una specie in pericolo d'estinzione nel Mediterraneo.
Se vuoi saperne di più, consulta l'articolo di le Monde.fr

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