Magazine Viaggi

Si Racha e Ko Si Chang

Creato il 09 febbraio 2015 da Alessio Sebastianelli @bastianatte

Il battello per l'isola parte dalla cittadina di mare di Si Racha, che a sua volta si raggiunge facilmente con i bus che partono dalla stazione Ekamai di Bangkok (la stessa da cui si parte per andare a Pattaya, che infatti si trova solo 25 km più sud) che è piuttosto comoda perché sta su Th. Sukhumvit ed è servita da una stazione dello skytrain (curiosamente anche a Si Racha, i bus fermano a Th. Sukhumvit, basta poi prendere una qualunque delle stradine che corrono verso il mare e dopo circa mezzo chilometro si è in centro).


Si Racha è in effetti una cittadina piuttosto piacevole e curata, tipicamente thailandese di aspetto moderno, senza grandi attrazioni turistiche ma con qualche sito per cui vale la pena di spendere alcuni minuti prima di imbarcarsi.
Oltre alla classica piazzetta con la torre dell'orologio, le casette colorate e il mercato centrale lì vicino, il centro urbano può vantare anche un lussuoso palazzo municipale con alle spalle un bel parco che si arrampica sulle verdi colline retrostanti. Ma è sulla costa che la cittadina dà il meglio di sé: la zona più centrale è caratterizzata da calette, scogli, piccoli moli e qualche spiaggetta non sempre pubblica o raggiungibile ma con un colpo d'occhio comunque grazioso; mentre poco più a nord la costa è più regolare e caratterizzata dalla presenza del Parco della Salute, molto curato e ottimo per una passeggiata vicino al mare, e dalla spiaggia.

La parte più interessante della città è poi una tappa obbligata per chi vuole imbarcarsi: l'isolotto roccioso di Ko Loi è collegato alla terraferma tramite un basso ponte lungo varie centinaia di metri e, oltre a ospitare il porticciolo con i battelli che vanno a Ko Si Chang, si segnala anche per i bei scorci, i panorami sulla costa e sulle altre isole, per le bancarelle e i negozietti di souvenir, ma soprattutto per la presenza del Tempio Sino-Thailandese, che merita la spesa di qualche minuto anche grazie ai suoi stagni artificiali con le tartarughe. Dulcis in fundo poi, a Ko Loi, attaccati al molo e sorretti da un sistema di palafitte di legno, ci sono svariati chioschi con tavoli coperti che servono pesce freschissimo a prezzi molto competitivi (e che infatti sono sempre pieni di thailandesi).

Il viaggio da Ko Si Chang non è molto grande, ma lo è abbastanza da non poter essere girata a piedi e da ospitare una piccola rete di strade asfaltate, quindi colpisce parecchio il fatto di non intravedere quasi nessuna automobile in giro (personalmente ho incrociato solo quelle "istituzionali" come la macchina della polizia o il camioncino dell'immondizia), in compenso tutta l'isola è piena di scooter, che è anche il mezzo migliore per muoversi in libertà (ci sono anche i
Ko Loi a Koh Si Chang dura alcune decine di minuti e permette di godere di un'ampia vista sulla costa orientale del golfo di Thailandia e sulle tante isolette e scogli che circondano l'isola principale; vista solo parzialmente rovinata dalle decine di immense navi cargo che stazionano alla fonda nel tratto che separa il piccolo arcipelago dal porto industriale di Laem Chabang, il più grande della nazione, che si trova a metà strada tra Si Racha e Pattaya.
L'unico villaggio, nel quale si trova anche il porto, si trova nella zona nord-orientale dell'isola, di fronte alla costa continentale dunque, e ha il tipico aspetto delle cittadine thailandesi di provincia, con bassi palazzi e negozietti (c'è anche il 7eleven), anche se tutti gli approvvigionamenti, acqua compresa, vengono portati sull'isola da Si Racha proprio tramite i vari battelli giornalieri (che infatti a prua sono ingombri di merci).
tuk tuk comunque) e si possono affittare direttamente sul molo appena scesi dal battello: vi è infatti una fila di noleggiatori con i mezzi direttamente parcheggiati sul bordo del molo.

La principale è costituita dai resti del palazzo reale di Rama V, che si trova sulla costa poco a sud del centro abitato, alla fine di quello che si potrebbe chiamare "lungomare", dove vi sono vari padiglioni in stile vittoriano e un tempio, ma la bellissima sala del trono in legno di tek è stata trasferita nel parco di Un percorso molto bello da fare in scooter invece consiste nel svoltare subito verso nord appena usciti dal molo, e dirigersi verso l'altura principale dell'isola passando di fronte al Tempio Cinese, il più importante dell'isola, per poi raggiungere tramite una stradina ripida e impervia (ci si può arrivare anche con una scarpinata a piedi, ma in scooter è meglio) un santuario più isolato quasi in cima alla collina, chiamato
L'isola di Ko Si Chang, come detto, non è ancora caduta preda del turismo di massa internazionale (sul battello all'andata ero l'unica faccia "occidentale", al ritorno ce ne era qualcuna in più ma sempre una netta minoranza), ma è comunque frequentata da un buon numero di thailandesi che oltre a godere del mare e delle, poche a dire la verità, calette con spiagge, vengono anche a visitare le attrazioni storico-culturali del posto.
Dusit a Bangkok all'inizio del XX secolo.
Buddha's Footprint, dove respirare una piacevole aria di pace in compagnia di qualche scimmietta e godendo di uno spettacolare panorama che abbraccia tutta l'isola e i suoi dintorni.
La strada principale fa poi un'ampia curva per ritornare verso l'insediamento urbano, ma può essere una buona idea infilarsi in qualcuna delle strette stradine (comunque sempre asfaltate) che vanno verso la costa occidentale dell'isola: due di queste portano per esempio a una grossa statua gialla di Buddha, e a un altro tempio con delle grotte.

La parte meridionale e occidentale dell'isola è più selvaggia ma vi sono comunque delle stradine asfaltate che permettono di esplorarla. Proprio di fronte all'entrata del palazzo reale la strada lungomare finisce, ma ne comincia un'altra che si dirige verso l'interno e poi verso sud. Seguendo le indicazioni si può inoltre riuscire ad arrivare, tramite una stradina tortuosissima, alla Sia nella cittadina che alla Un utilissimo sito in inglese dove reperire informazioni su cosa fare, cosa vedere, dove stare e dove mangiare è Si Racha e Ko Si Chang infine, possono rappresentare anche una gradevolissima gita in giornata da Pattaya, che è collegata a queste con dei frequenti
Hat Tham Phang, la spiaggia più bella dell'isola, che si trova in fondo alla baia più grande (in effetti sia la baia che la spiaggia non sono molto grandi) e che è anche attrezzata con sdraio, ombrelloni (ma c'è anche la zona libera) e un paio di ristorantini.
Hat Tham Phang è possibile inoltre trovare delle agenzie che organizzano gite con snorkeling nelle vicine isolette di Ko Khaam Yai, proprio di fronte al porto, e Ko Khaang Khao, a sud della punta meridionale, la zona più selvaggia.
Come detto, grandi e lussuosi resort, come in alcune delle altre isole più celebrate della zona, qui non ce ne sono, ma è facile trovare un alberghetto o un bungalow (io ci sono arrivato senza prenotare e ho trovato un grazioso bungalow nella zona meridionale della cittadina, ma forse durante il week end è il caso di prenotare).
Molti ed economici sono poi i ristorantini di pesce, che è anche uno dei motivi principali per cui i thailandesi amano venire su quest'isola, e sono sparsi un po' ovunque nel centro abitato.
Forse Ko Si Chang non è la scelta migliore per chi cerca una delle classiche isole thailandesi con le grandi spiagge di sabbia bianca finissima e le palme e i resort di lusso, ma se volete un posto autentico, gradevole, rilassato, e dove oltre a stare in spiaggia potete anche divertirvi ad esplorare la zona, è sicuramente la destinazione che fa per voi.
questo.
sorng-taa-ou che in mezz'ora uniscono il mercato di Naklua (nella zona nord della città del peccato) con la torre dell'orologio di Si Racha.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :