"Da domani a dieta" questa e' la frase che prima o poi quasi tutti hanno pronunciato. Poi c'e' chi riesce e chi invece continua a rimandare...il domani. Uno dei miei piu' grandi difetti e' la tendenza alla procastinazione, che unita alla spinta all'azione dettata unicamente dall'impulso momentaneo, fa di me una bomba ad orologeria...con il timer impostato male. Per questo ho deciso che non mi metto a dieta da domani. Ricomincio dalla cena.
In questo periodo di grazia in cui sto' entrando dopo un lungo inabissamento, devo sfruttare l'impulso contro la procastinazione. Si ricomincia dalla cena perche' il giorno dopo ci si alzera' insolitamente affamati e disponibili a fare colazione. Colazione che permette di arrivare a pranzo con un'appetito da persona normale, che saziato con cibo sano ci terra' lontani da cali glucidici repentini, spinta fortissima per snack e merendine, che innescherebbero il successivo down per predisporci alla abbuffata serale. Si ricomincia dalla cena. Perche' e' vero che la notte porta consiglio, con la pancia e il cervello sgombri da schifezze, si potrebbe anche sognare come veramente siamo...il nostro io interno.
Si ricomincia dalla cena.
Ho preparato questa minestra di tre verdure utilizzando come base una scodella di minestrone avanzato (troppo poco per farne una porzione) al quale ho aggiunto direttamente nella stessa pentola, una busta di spinaci, erbette e verza, gia' tagliati e lavati. Una aggiustatina di acqua e un pochino di brodo granulare iposodico e coperchio. Dopo circa venti minuti le verdure si sono stufate. Mescolo e impiatto. Una cucchiaiata di kefir, che da il giusto sapore acidulo che ben si accompagna alla verza, un spolverata di pecorino e un filo di olio extra vergine di oliva. Buonissima! Due piatti!
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