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Si saldi chi può.

Creato il 10 gennaio 2011 da Monicamilla
Avete divorato panettoni fino all'ultimo candito? Vi siete gonfiate come palloni aerostatici sorseggiando bollicine? La bilancia in questi giorni è il vostro nemico pubblico numero uno? Niente panico. Una corsa vi salverà.L'attività fisica più gettonata in queste settimane gelide di gennaio è senza ombra di dubbio la corsa all'affare perfetto. I saldi ci permettono, soprattutto con la stagione invernale, di approfittare dei prezzi ribassati e poter sfruttare ancora per qualche mese l'acquisto.
La parola d'ordine in questo caso resta comunque evitare l'acquisto compulsivo, quello che ci fa scegliere il pantalone che abbiamo corteggiato in vetrina, ma di una taglia in meno, perchè quella è rimasta, pensando che sarà il pretesto per perdere qualche chilo. Oppure l'abito da sirenetta sberluccicante effetto mille e una notte, sapendo che l'occassione più mondana che ci aspetta nei prossimi mesi è il gelato con le amiche, o peggio la riunione di condominio. Occhio al prezzo, certo, ma soprattutto agli obiettivi.
Da evitare assolutamente il capo super pubblicato, stravenduto, l'oggetto del desiderio della stagione. Troppo riconoscibile, verrà datato immediatamente dagli sguardi più impietosi. Via libera invece ai classici, soprattutto ai capi meno pesanti, che saranno utilissimi per la solita empasse di mezza stagione, quindi sì ai golfini, ai cardigan leggeri, le t-shirt a manica lunga, le gonne di voile (che quest'inverno ci hanno fatto rabbrividire), le camicie bianche, i gilet e se proprio non ne avete abbastanza, i leggins.
Se invece siete delle accanite ricercatrici, non vi ferma un viaggetto fuori porta e per voi i saldi sono una missione, evitando accuratamente i primi giorni per non trovarvi a fare code chilometriche, potete organizzare una bella zingarata tra amiche con tanto di zainetto pic nic e intrufolarvi nelle vie di Milano che non siano necessariamente Montenapoleone o Via del Gesù. In Porta Ticinese ad esempio ci sono bellissimi negozi, marchi emergenti, commesse più simpatiche e meno stress. Se ci fate caso le vie principali delle città sono ormai state conquistate dai grandi gruppi, dai franchising, dai soliti marchi.
Volete mettere la soddisfazione di trovare un capo unico, diverso da tutti, che diventa solo vostro, pagarlo la metà e sfoggiarlo tranquillamente le stagioni successive perché non ha expiration date?
Stranamente solo in Italia, culla della moda e dei più grandi sarti e creativi del settore siamo ancora legati al marchio. Il pret à porter nacque per seguire la donna che usciva di casa e diventava dinamica, pratica. Non il contrario.
Tutte abbiamo ceduto ad imperativi più o meno bizzarri per essere sempre in tendenza, dimenticando spesso il consulente stile più importante: l'occhio critico. Ricordate l'effetto salvagente con paperella fornito da ragazzine inconsapevolmente rotondette che si ostinavano a tenere la pancia fuori tutto l'anno, impavidamente sprezzanti dell'effetto estetico e della colite in agguato? Fortunatamente il mood è stato ampiamente superato. Ma ci vuole un attimo a ricascarci. E l'omologazione è dietro l'angolo.
Siate creative, non abbiate paura di trovare il vostro stile, affezionatevi ad un profumo, provate abbinamenti nuovi, tirate fuori dall'armadio quel vecchio caro vestito che avete tanto amato. E' troppo lungo? Un bel taglio e un bordo a contrasto lo faranno tornare nuovo e desiderabile. E' troppo corto? Prendete un foulard, una sciarpa, drappeggiatela, cucitela ed avrete un pezzo unico, in cui vi sentirete bene.
Gli accessori sono un ottimo investimento nella corsa all'occasione. Spesso li dimentichiamo, ma tornano sempre utili per rinnovare un capo dejà vu. Un bel foulard di seta può diventare una fascia tra i capelli la prossima estate, un top improvvisato, un pareo chic, o semplicemente può essere annodato ad una borsa anonima rendendola particolare.
La prossima primavera estate vedrà come protagonisti il bianco assoluto e i colori forti, mescolati tra loro. E frange, tante frange...troppe frange. Ma se non resistete e trovate la gonnellina sfrangiata scontatissima, sarete pronte a cavalcare il trend e non dovrete spenderci più nemmeno il pensiero.
Per tutte quelle che non ci pensano nemmeno a mettersi in corsa per i saldi, girando affannosamente da un negozio all'altro, consiglio di prepararsi un thé.Poi di sedersi davanti al monitor e sorseggiandolo, magari con due biscotti due, dedicarsi al più tranquillo shopping digitale, che tra l'altro, ha il vantaggio di non dover sottostare ad orari di apertura e chiusura. Conoscerete tutte Yoox (www.yoox.com), ricchissimo sito di shop on line, in cui ci si può perdere come in un megastore. Alle più esigenti consiglio di fare un click su Net à porter.com (www.net-a-porter.com), più caro, ma certamente all'avanguardia, soprattutto se si è alla ricerca di stilisti meno conosciuti. Certo, fare acquisti così è un tantino rischioso per il fatto di non aver a disposizione un camerino dove misurare i capi, ma scegliendo cose che non abbiano bisogno di prova si possono davvero fare degli acquisti interessanti.
Con la crisi che stiamo vivendo comunque anche i saldi diventano un lusso. Mai come in questi momenti però bisogna abbandonarsi allo sconforto e al senso di inadeguatezza. Gli anni ottanta sono finiti da un pezzo e l'abito fortunatamente non è più il lasciapassare che è stato in quel periodo di ostentazione fasulla. 
Vale sempre la stessa regola, un minimo di buon gusto e attenzione alle proprie caratteristiche fisiche, poi mercatini rionali, negozi dell'usato o semplicemente il guardaroba della mamma e della nonna ci aiuteranno sicuramente a trovare qualcosa di nuovo. Perché nuovo per noi. Innovativo. E, da non sottovalutare, ecologicamente corretto.
Il vintage (anche se il termine ultimamente è stato usato in modo improprio) credetemi, non smette di piacere.  Non avrete bisogno nemmeno di modificarlo, se non per un orlo o una pinçe in più o in meno, perché il vero capo d'epoca si deve riconoscere, e non vi farà mai avere l'aspetto del passato di moda, semmai di moda con un passato.


Si saldi chi può.


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