Lo sanno bene i tifosi, lo sanno i giocatori. Ma quest’anno, l’ennesima stagione di rinnovamento, sembra l’abbia capito l’intera società che, per l’occasione, ha cambiato il nome, o per meglio dire, la sponsorizzazione. Emporio Armani (EA) e non più Armani Jeans (AJ). Son tanti i top player approdati nella squadra di Giorgio Armani; dall’ex Montepaschi Malik Hairston, passando per gli americani Omar Cook e Drew Nicholas, e finendo ai due greci Fotsis e Bourousis. Mancava la ciliegina sulla torta. E allora ecco
L’Olimpia ha iniziato la stagione in sordina, quasi sonnecchiando, contro una rivale storica, la Cimberio Varese, un tempo chiamata Ignis ed avversaria in tante sfide scudetto. Ci ha messo poco, però, a capire quant’era grande il suo potenziale, vincendo e convincendo sin dall’esordio casalingo. Stesso finale nella prima di Euroleague, dove i ragazzi di coach Scariolo han saputo fermare un Maccabi dall’indiscutibile valore. Nell’ultima di campionato, poi, è arrivato il punto esclamativo! Vittoria in quel di Sassari. E che vittoria! 88 punti rifilati ai sardi e solo 60 incassati, a dimostrare quanto possa essere devastante questo team. Non solo vittorie per l’Olimpia che, suo malgrado, ha già dovuto assaporare anche la sconfitta. Prima a Pesaro- falcidiata dai canestri di Hickman- e poi a Madrid, dove un Rudy Fernandez formato NBA ha oscurato la pur grande prova di Gallinari&Co.
La giusta medicina per chi vuol restare ai vertici, alle volte, può e dev’essere la sconfitta. Mantiene i piedi ben saldi a terra e la concentrazione a mille. La stagione è ancora agli inizi, il tempo per migliorarsi tanto e prezioso. L’obiettivo, mai come quest’anno, resta uno solo per l’Olimpia Milano: tornare quella di un tempo, vincente!