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Si spegne il sole in Europa

Creato il 30 novembre 2012 da Lucia Navone @lucia_navone

Ancora fermo il progetto Desertec, il più grande parco solare al mondo che avrebbe dovuto portare l’energia dal Nord Africa a tutta l’Europa

Si spegne il sole in Europa
Ottocentoventicinquemila enormi specchi rotanti avrebbero dovuto imbrigliare il sole del Sahara per portarlo in tutta Europa. Due gigawatt di energia (il doppio della media di un impianto nucleare) prodotti con il vecchio principio di Archimede per dare luce a settecento mila abitazioni europee. Un progetto dalle grandi aspirazioni che doveva sfruttare l’unica vera ricchezza del Marghreb: il sole. Un piano partito nel 2009 dalla Germania (nell’era d’oro del solare tedesco) che ha visto coinvolti nomi eccellenti quali Siemens, Albengoa, Munich Re, le italiane Enel Gp, UniCredit e Terna. Oggi però, a tre anni dall’annuncio, nel deserto del Sahara c’è solo il sole accecante che aspetta ancora gli specchi su cui riflettersi.

Non è stato costruito nulla e i soci se ne stanno andando: Siemens ha deciso di chiudere la propria divisione solare concentrandosi solo su eolico e idroelettrico mentre Bosch ha detto addio al progetto date le gravi difficoltà finanziarie del gruppo.

Nel piano la prima centrale (da 150MW) sarebbe stata costruita in Marocco ma la Spagna che doveva accogliere l’energia e distribuirla nel resto d’Europa, non ha potuto appoggiare il progetto: con la crisi economica non sarà possibile adeguare e sviluppare la rete già oggi sovraccaricata.
Ora si guarda con interesse ai cinesi e da Desertec fanno sapere che il progetto non è morto ma andrà avanti, nonostante l’attuale situazione politica dei paese del Nord Africa renda ancora più difficile fare previsioni a lungo termine.


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