Ospiti illustri come l’ambasciatore iracheno presso la santa sede, sua eccellenza Al Sadr, e il presidente del consiglio comunale di Firenze, Eugenio Giani, insieme a famosi critici d’arte ed artisti molto quotati hanno dato lustro alla manifestazione festivaliera dell’arte. In controtendenza ai tagli, i musei continuano a chiudere o fanno mostre quasi solo con le collezioni private, il Presidente, Luca Filipponi continua a mietere successi.
Numerosi gli espositori e numerose le personali esposte nei vari Padiglioni del complesso monumentale del San Nicolò. Nella selezione degli artisti di Massimo Bigioni, Direttore artistico del “Festival della Pace”, presso l’ambasciata irachena, nello stato del Vaticano, sono stati individuati pittori e scultori provenienti da varie parti del globo, fra cui Iraq Ungheria, Germania. Il grande lavoro di scelta del maestro, Massimo Bigioni, iniziato con il Festival della Pace, in Roma, si è convogliato a Spoleto con il Festival art, riuscendo a far esporre, sia artisti affermati che giovani talenti, sperimentando un mix di arte, per certi versi nuova anche per i protagonisti, ma tutti, molto professionali sul campo e soddisfatti dei risultati. Qualcuno ha ricevuto delle commissioni importanti, altri hanno stabilito relazioni importanti.
Questo, nel mondo dell’arte contemporanea è una realtà piuttosto nuova in Italia. Dunque, è particolarmente complicato elaborare una strategia vincente, o quanto meno d’attacco, su una materia come l’arte contemporanea. Parecchio fragile, anche perché cannibalizzata dal nostro ingente patrimonio storico che giustamente va difeso e tutelato (p.es. i crolli di Pompei e dintorni dimostrano che si fa molto poco anche in questo campo) e che assorbe quei pochi fondi che il governo italiano ha storicamente stanziato per la cultura. Sarà dura, ma con gli sforzi di tutti, dei veri artigiani ed artisti, prima o poi ci dovrà riuscire. Anche perché, ora, c’è sul serio bisogno di una svolta. Non c’è più tempo per piangersi addosso, ma neanche per continuare come prima. Questo, l’artista Massimo Bigioni lo sa molto bene. La sua grande energia e le elevate doti artistiche ed organizzative hanno dato vita dal 28 di Settembre al 1° di ottobre, presso il Chiostro del San Nicolò ad una splendida mostra collettiva dove hanno esposto 48 artisti e sono:
Franco Susta, Jessica Sodi, Sbriglia Carmela che ha voluto celebrare la mamma scomparsa, Ada Luise con una opera artistica da lei realizzata, Grieco Vincenzo, Sabrina Lauri, Michele Martinelli, Bordini Mauro, Laura Minniti, Fabiola Lazzarini, Esmeralda, Elvezio Sfarra, Belloni Bruno, Anna Aglirà, Laura Bordi, Peppoloni, Giusy Martinico, Luigi Piccioni, Romeo Battisti, Angelisa Bertoloni, Piersigilli Cecilia, Marcello Ciabatti, Ada Bomba, Giannone Tina, Moretti Rosanna, Cardone Anna, Luigi Eramo, De Bartolo Giuseppe, Giancarlo Scarlata, Di Legge Antonio, Ranieri Gianluca, Grey Est, Vivien Kabar, Claudia Piscitelli, D’Antonio Simona, Pino Rauco, Karima Kerimova, Alzanganawee Wafaa, Alhumairy Hameed, Giacomo Sonaglia, Letizia Boccabella, e gli scultori Paolo Morandi, Otello Scatolini, Lucia Nicolai, Angelo Rauco.
E’ giunto il momento che il mondo della cultura, gli intellettuali, come si diceva un tempo, dovranno fare la loro parte, magari cominciando proprio con il ridare senso a queste parole. Già non sarebbe poco. Del resto, è il dovere di un’elite – perché tale siamo e nascondersi dietro a un dito serve a poco – assumersi delle responsabilità verso la società. Nel nostro caso abbiamo la fortuna di poter aggiungere fantasia e, spesso, speziata passione. E anche questo non è poco.
Stefania Montori