Magazine Famiglia
Si siamo state rimbalzate, avete letto bene, perchè? perché sta storia di portare i bimbini in teatro il sabato pomeriggio, ha fatto il boom e io, come al solito ho dato prova, una volta di più, di essere un allocca.
Convinta sempre di essere l'unico essere sulla faccia della terra, quando due sabati fa mi sono presentata al botteghino dell'Oda, l'ho fatto con la solita nonchalance di chi si aspetta sempre le porte aperte e tutti al suo servizio. Invece picche. Perchè genitori con la G maiuscola, previdenti ed organizzati hanno pensato bene di prenotare il loro posticino mesi prima, non come la sottoscritta. Deficiente. Risultato: biglietti terminati.
Quando la tizia panzuta del botteghino mi ha detto "sold out" sono rimasta interdetta. "Come, scusa?" "biglietti terminati!" bocca aperta, anzi apertissima, con la mascella schiantata sul pavimento di linoleum e gli occhi fuori dalle orbite, non potevo crederci. Ma non era uno scherzo, il primo appuntamento di merende a teatro è andato sol out. Ho cominciato ad adocchiare marmocchi distratti a cui sottrarre il biglietto dalla tasta dei pantaloni e genitori inclini alla corruzione scrutandone i volti ma niente ho desistito sono rinsavita e con la coda tra le gambe me ne sono tornata a casa con la delusione classica che ti resta nella pancia quanto becchi un due di picchè del tutto inaspettato.
Impietositi forse, dalla faccia di tutti quei genitori, quelli sciagurati come la sottoscritta che sono rimasti fuori dalla porta, in teatro hanno fortunatamente previsto una replica. E qui non mi sono mica fatta fragare. Ho preso il biglietto e ho fatto pure l'abbonamento per tutti i prossimi incontri, cos'ì sto a posto e ho anche provveduto a tappare la falla scordaiola che pervade il mio cervello. Vittoria e niente più rischio di restare a bocca asciutta.
Il professor Planisfero che l'anno scorso ci ha accompagnato in giro per il globo alla scoperta di paesi lontani, un pò esotici, un pò europei e che ci ha presentato gli animali che li abitano e le abitudini che li caratterizzano, quest'anno si occuperà di alimentazione.
Perché i nostri nanetti diciamocelo non mangiano proprio sanissimo e io mi metto pure una mano sulla coscienza, non mangio frutta e non la do nemmeno alla princi. Prego bastonatemi, ne avete tutto il diritto. Ad ogni incontro insomma, tratterà alcuni degli elementi che caratterizzano una buona alimentazione, sana e mediterranea arrivando dove magari, genitori sciagurati come quella che scrive, non arrivano.
Protagonista dello scorso incontro. IL LATTE in MEMORIE DI LATTE.
Dopo la lezione "esplosiva"del prof. Planisfero (nel vero senso della parola, tant'è che diversi bambini sono scoppiati in lacrime dallo spavento :-)) che con i suoi metodi un pò stravaganti risulta lo stesso molto efficiente è il momento di entrare in sala e gustarsi lo spettacolo, immancabilmente a tema.
Il cerchio di gesso, con il suo stile ineguagliabile, ha messo in scena "La mucca Guendalina" tratta da uno scritto della casa editrice mammeonline, che collabora con il teatro. Luci spente, fantasia accesa. Che abbia inizio la magia.
Ma la novità dov'è. La novità che ha eccitato la Princi è che la merenda quest'anno sarà autoprodotta dai bambini, in presenza di esperti del settore e sotto la supervisione di alcuni studenti dell'istituto alberghiero.
Per l'occasione è stata fatta la ricotta, in collaborazione con la fattoria Fiorentino. Spalmata sul pane con un pizzico di zucchero, la ricotta era la mia merenda preferita da piccola, mamma che mangiate. Lavate me mani, tutti a lavoro per preparare la merenda: ricotta e primo sale, lattuga e pomodorini. Grandi e piccini.
Se magna, ci si sporca, si ride, si impara e si torna a casa soddisfatti.
E niente io sono convinta che cose come queste, l'approccio artistico ai bambini per trasmettere nozioni fondamentali per la vita quotidiana sia eccellente e risulta sempre efficace. Che ok, la piscina, il calcio e la danza servono a livello motorio ma anche il lavoro di fantasia è fondamentale, l'immaginare e il creare con la mente, l'empatia che si crea con i personaggi teatrali e il rapporto tra genitori e figli che messo piede in teatro cambia. Fuori dal teatro siamo genitori "attento alla macchina" "metti la sciarpa" "non correre" in teatro siamo il faro, siamo la mano da non lasciare per non perdersi nel buio della sala. Siamo la mano che li accompagna verso gli attori e li aiuta a salire sul palco. Siamo la voce che spiega passaggi poco chiari, le braccia in cui rifugiarsi quando il cattivo sta vincendo. è come entrare in un mondo magico dimenticandosi cosa c'è fuori.
Oda teatro e Cerchio di Gesso - Merende a teatro.
Song: Poison-Every Rose Has Its Thorn
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