Si vota il ritorno ai test in F1

Londra, 8 maggio 2013 – Oggi si potrebbe avere una vera sorpresa in Formula 1. Il ritorno dei test durante il campionato.

Ricordiamo che i test durante il campionato furono abbandonati durante il 2009 come parte di quel programma di taglio dei costi, a seguito della crisi finanziaria del 2008.

Sin da allora, come accade sempre in Formula 1, nonostante tutti erano d’accordo nel farlo, da sempre sono piovuti sulla decisione diverse voci contrarie, in particolare da team che da sempre hanno fatto dei test una religione, avendo anche le strutture, come la Ferrari.

“Penso che presto arriveremo ad un accordo per il ritorno di una qualche forma di testing. Vedremo domani quando si votera’ sull’argomento., ma ci sono almeno quattro team che sono in favore ad un loro ritorno. Alla McLaren abbiamo scelto una strada diversa, fatta di sviluppo del simulatore e di rudizione dei costi. Non credo inoltre che sia un buon momento per un ritorno dei test, soprattutto considerando che le condizioni economiche non sono cambiate di molto rispetto a quattro anni fa. Se si dovesse arrivare al voto, la McLaren votera’ no, preferendo lasciare le cose come stanno. Anche l’argomento di favorire il training dei giovani piloti non sta in piedi, soprattutto perche’ questo potrebbe essere facilmente risolto dando la possibilita’ a tutti i team di far correre un giovane pilota nei primi 45 minuti od ora di prove libere del venerdi dove notoriamente si fa un installation lap e poi si ha circa un’ora prima di cominciare il programma del venerdi”, ha dichiarato Jonathan Neale.

E’ anche vero che la famosa proposta della Pirelli di mettere a disposizione un altro set di gomme ai team per il venerdi, dando la possibilita’ di fare girare piloti giovani. Cosa che pero’ alla fine e’ tramontata come abbiamo pubblicato ieri, anche se i team si sono tenuti l’extra set di gomme promesso dalla Pirelli.

Chi vi scrive e’ in favore di un ritorno dei test in Formula 1, anche se deve essere fatto tenuto conto delle possibilita’ economiche dei vari team e soprattutto del giusto spazio che deve essere dato ai nuovi piloti emergenti.