God save Photoshop
Ogni problema scientifico, per poter essere posto, affrontato e risolto richiede che 1) Si trascelgano sulla base di ipotesi teoriche i dati del caso, 2) la concettualizzazione connessa con le ipotesi teoriche sia analiticamente definita, 3) che alle dimensioni della definizione si connettano coerenti indicatori empirici 4) che le procedure di passaggio dai concetti-termini teorici agli indicatori siano riproducibili, 5) che si definiscano rigorosamente le procedure e le regole di lettura dei concetti-indicatori alla luce dei e con riferimento ai concetti teorici, 6) che i concetti-indicatori siano trasformati in variabili.
Questo processo, che è alla base di qualsiasi ricerca sociale, è detto di “operazionalizzazione delle variabili” e, nel caso che andremo ad analizzare, è stato parzialmente trascurato, abbandonando completamente la visione globale dei risultati in favore di un approccio localistico che rischia di affossare rapidamente il progetto.
La notizia è che Kari Rueslåtten, Liv Kristine e Anneke van Giersbergen stanno per mettere in cantiere un mini-tour congiunto, dal suggestivo (?) nome “The Sirens”, che le vedrà interpretare brani del loro passato più o meno recente, una volta da sole, una volta in coppia, una volta nel più classico dei threesome. Le date annunciate sono già otto, sparse tra Germania, Olanda, Belgio, Francia ed Inghilterra tra ottobre e dicembre, ma pare che altre saranno ufficializzate nei prossimi mesi.
L’idea di base, alle spalle di questa iniziativa, era quella di inserirsi in una nicchia di fan appassionati di milf e con fantasie lesbo, perché dubito che qualcuno possa volontariamente acquistare un biglietto e recarsi in un qualsiasi posto del mondo per sentire questo.
Il primo problema a non essere stato preso in considerazione riguarda le tre protagoniste, sulle quali ho già avuto modo di argomentare la mia posizione in questo articolo di San Valentino e che continuano ad essere oggetto di feroci dibattiti interni in redazione. La mia teoria – basata su anni di rigorosissime ricerche scientifiche – è che, dal punto di vista estetico, la condizione femminile in Europa sia spaccata in due parti diseguali: una linea di demarcazione netta separa in maniera irreversibile i paesi dell’area occidentale con buona parte degli altri, abbassando nettamente la qualità complessiva del continente.
Occorre comunque sottolineare come, se per spagnole, portoghesi e belgiolandesi una simile condizione non abbia distinzioni di età, per quanto riguarda francesi e norvegesi, l’età costituisce un fattore fondamentale: le prime si conservano bene col passare degli anni, le seconde, come testimoniato dalla stessa Kristine, vanno incontro ad un disfacimento fisico impressionante. Scegliere, quindi, due norvegesi ed una olandese per un progetto milf-metal non è il miglior biglietto da visita per il successo e già questo testimonia come, il passaggio dal punto 5 al punto 6 del processo di cui sopra, sia stato fatto letteralmente a cazzo di cane. Sbagliando il costrutto teorico di partenza, si finisce necessariamente col toppare le variabili da operazionalizzare. Nel caso in questione i dati meramente estetici, da rendere operativi, avrebbero dovuto contribuire alla costruzione di un Indice di Appetibilità Milfiana, da incrociare opportunamente con le statistiche di settore.
Nazionalismi: greek handjob
Uno studio più approfondito delle statistiche di Pornhub avrebbe immediatamento messo in guardia i promotori del progetto “The Sirens” dal rischio flop. “Dutch” è il termine più ricercato nei motori di ricerca per adulti in Olanda, ma non ha praticamente nessuna corrispondenza al di fuori dei piccoli confini olandesi, mentre pare che a nessuno interessi cercare video di norvegesi, surclassate dalle svedesi, segno che la Svezia rimane, nell’immaginario collettivo maschile, la Terra Promessa dove ogni panzuto ingegnere può trasformarsi nell’Andrea Roncato del Gotland. Evidentemente non hanno mai visto Detenuto in attesa di giudizio. La stessa categoria milf, dopo una lunga rincorsa intergenerazionale che l’ha portata a ridosso delle “Teen“, nella classifica dei termini più ricercati, sta accusando una flessione e, soprattutto, attira molti più consensi oltreoceano che non in Europa, dove a farla da padrone è il nazionalismo esasperato. Insomma, prescindendo dall’aspetto musicale, esiste la concreta possibilità che le tre donzelle in questione abbiano completamente sbagliato target di riferimento, col rischio concreto che il tour finisca per diventare un po’come quei pessimi video mature pseudoamatoriali russi, dove il ragazzetto di turno si annoia con l’aria un po’schifata e l’unica a divertirsi è la protagonista femminile. (Matteo Ferri)