Siamo caduti in "basso"

di Pit
Non si fa in tempo a metabolizzare gli escrementi del giorno prima che già si viene sepolti sotto la melma del giorno dopo. Nemmeno la più fervida delle menti riuscirebbe ad immaginarsi Brunetta, il ministro con la bacchetta, intento ad esperire quello che di lui mette a verbale questa prostituta. Che poi ci si dovrebbe chiedere quale sia la convenienza di una ragazza a mentire e mettersi contro il premier, un ministro e i loro agguerritissimi avvocati. E incuriosisce il fatto che una copula col ministro valga 300 euro mentre una col Sultanino 5000. Sarà per il braccino corto (in senso letterale) del primo. E volendo continuare con lo stesso spirito cameratesco del (fu) Cavaliere, questa storia di sesso a pagamento e droga, visti i due presunti usufruitori finali, non potrebbe che chiamarsi bianca-neve sotto i nani. Speriamo che sia tutto falso, come afferma il ministro, che dice di aver incontrato una sola volta questa donna bisognosa di un avvocato e di averle raccomandato l’avvocato Taormina (deve volergli proprio male...). Peccato che poi il Fatto Quotidiano intervisti Taormina e questo sputtani e sbugiardi il ministro su tutta la linea.