Siamo messi peggio di quello che pensavo e non solo politicamente ma culturalmente. Siamo un paese da uomo forte, guru o sultano.

Creato il 25 febbraio 2012 da Slasch16

Appena pubblicati i redditi dei manager pubblici, a quanto pare sono tutti Messi o Ronaldo dell’economia, parte la polemica nel web con tonnellate di aria fritta, moralismo e indignazione.
Persino il blog del Santone ne è stato coinvolto dopo che il rappresentante della coscienza morale di massa, Celentano, ha invitato i cassaintegrati, i disoccupati, i precari, i pensionati ad affidarsi nelle mani di Dio e scoperto il nuovo che avanza nel Movimento 5 stelle di Grillo.
Compare nel blog del Santone questo post:
«È immorale che ci siano persone che guadagnano in un anno quanto un operaio non guadagna nel corso di tutta la sua vita lavorativa. È immorale! E non vengano a dirmi che se uno è bravo, è competente, fa bene il suo lavoro, sono soldi meritati. Dovrebbero vergognarsi! È immorale! La ricchezza di una elite richiede la povertà di molti». Queste parole compaiono in un post sul blog di Beppe Grillo, all’indomani della pubblicazione dei redditi dei manager pubblici. L’intervento non è firmato dal comico genovese, ma da una persona che si firma Costantino F. Però provoca subito numerose reazioni negative contro Grillo, che ha scelto di pubblicare la posizione anti-ricchezza sul suo seguitissimo blog.

Immediatamente parte la polemica, c’è chi è d’accordo e c’è chi critica ma la parte più interessante è in un commento di una certa Stefania, che ha capito tutto:
«Con tutto quello che ha fatto per questo Paese, per i più deboli – scrive Stefania – per tutto l’impegno, il tempo e la fatica che ci ha messo, Grillo si è ampiamente riscattato e la sua ricchezza se la merita».

Sembra una stupidaggine ma non lo è, è la chiave per capire come mai ci si sia  ridotti in questo stato tra qualunquismo ed antipolitica, sino al delirio di avere come mito un comico e non chi ha fatto la nostra storia, inutilmente, e ci aveva ridato una dignità di massa, di cittadinanza,  che è andata perduta.
Non vorrei offendere i giovani di oggi ma vorrei tenermi i miei miti superati e dimenticati a partire da Giuseppe Di Vittorio, Giancarlo Pajetta, Enrico Berlinguer, Benigno Zaccagnini, Tina Anselmi e Sandro Pertini.
Sono solo una piccola parte, non vorrei infierire per tutto l’impegno, il tempo e la fatica che ci ha messo Stefania per scrivere una stronzata del genere.Quindi non mi meraviglio più di niente i politici che abbiamo in parlamento  rappresentano al meglio  quello che siamo, una massa ignorante e senza storia. L’alternativa è se essere il Paese dei cachi o dei Scilipoti, decidete voi, io mi astengo.



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