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“Siamo nati e non moriremo mai più. Storia di Chiara Corbella Petrillo” di Simone Troisi e Cristiana Paccini

Creato il 13 agosto 2013 da Vivianap @vpicchiarelli

images.phpQueste pagine raccontano la storia di Chiara, con le parole e i ricordi di chi l’ha conosciuta e ne ha condiviso la profonda esperienza di fede: un’esistenza che non si è arresa di fronte alla morte fino a diventare segno di speranza per tutti noi.

Chiara Corbella Petrillo muore a 28 anni per un carcinoma alla lingua, scoperto quanto è al quinto mese di gravidanza: rimanda le cure per dare alla luce il suo bambino. Lo fa con gioia, dicendo il suo “Eccomi”, pensando prima di tutto al bene della creatura che porta in grembo.
La vicenda di Chiara, di suo marito Enrico e del loro figlio Francesco (come anche di altri due fratellini già in Cielo), ha sorpreso migliaia di persone in tutta Italia e si è diffusa rapidamente su Internet e sui mezzi di comunicazione.
Può la storia di una donna morta giovanissima testimoniare che la vita è un dono meraviglioso? Che seguire Cristo anche nella sofferenza ci apre alla luce?
Queste pagine raccontano la storia di Chiara, con le sue parole e i ricordi di chi l’ha conosciuta e ne ha condiviso la profonda esperienza di fede: un’esistenza che non si è arresa di fronte alla morte fino a diventare un segno di speranza per tutti noi.

Ho acquistato il libro in una calda, ma piacevole domenica d’agosto nello shop situato all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli. Appena uscita, mi sono seduta all’ombra degli alberi dei giardini antistanti la chiesa e mi sono fatta letteralmente travolgere dalla storia di questa donna, che già conoscevo tramite alcuni articoli letti in internet e che mi aveva profondamente turbata. Si tratta di una storia straordinaria e intensa, a tratti disarmante, che prova a raccontare, in maniera semplice e lineare, la potenza di una vita, breve, all’insegna del “sì” e dell’amore sconfinato.

«Il miracolo che raccontiamo – scrivono Simone e Cristiana – non è quello di una guarigione fisica ma è una gioia disarmante, semplice e schietta, la perfetta letizia di Francesco d’Assisi che cambia il male in bene». Ed è in una lettera che Chiara scrisse al suo Francesco, nel giorno del suo primo compleanno, in cui si legge un segreto – il segreto – che lei rivela semplicemente: «Posso solo dirti che l’Amore è il centro della nostra vita, perché nasciamo da un atto d’amore, viviamo per amare e per essere amati, e moriamo per conoscere l’amore vero di Dio».

Di fronte a persone come queste, non si può non pensare che esista qualcosa, oltre.

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