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Siamo tutti cyber-criminali.

Creato il 12 settembre 2011 da Cortese_m @cortese_m
Qualche giorno fa’ ho letto in rete una notizia che richiamava il Norton Cybercrime Report 2011, il quale ha rilevato un dato preoccupante e se fosse reale certo pericoloso: il cyber-crimine ha avvicinato il giro d’affari del traffico di droga, superando peraltro il mercato di talune specifiche droghe.
Le statistiche e i dati emersi, riguarderebbero a quanto pare le truffe informatiche subite dagli utenti, ma anche gli investimenti di cui gli stessi hanno dovuto farsi carico per fronteggiare le intrusioni.
I dati (freddi numeri..) mi lasciano sempre molto scettico, preferisco le analisi di più ampio respiro, ma in questo caso rimango basito da simili dati e analizzo in piena libertà, sperando di non aver male interpretato.
Volendo fare un paragone, un esempio per illustrare il concetto espresso dal Norton Report, sarebbe come dire che, ciò che una persona spende per la sua sicurezza personale costituisce parte del budget di attività illecite della criminalità, in pratica rientra nel budget anche se non finisce direttamente nelle sue tasche (della criminalità…).
Quindi, volendo ancora esemplificare, mettere una porta blindata a casa propria verrà considerata parte del mercato dei furti e delle attività illecite della criminalità organizzata. O ancora, per un negoziante, mettere una telecamera all’uscita del suo negozio, per scoraggiare (ipotizzo) lo spaccio di droga sotto i suoi occhi, quella somma spesa farà parte del mercato del narcotraffico!
Ma che cyber-cavolata è questa???
No mi dilungo oltre, perché l’obiettivo di talune “forzature” veicolate con fini che ben possiamo immaginare, è noto, quindi non voglio alimentarlo ma semplicemente offrire con questa mia uno spunto di riflessione, ma per favore non mischiamo le mele con le pere!
La strategia del terrore è una moda che affascina molti…
Il grande Totò avrebbe risposto in un solo modo: ma mi faccia il piacere!
nanni

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