Io Paola Caruso non la conosco. Faccio mio l'inizio del post di Matteo Bordone sul suo blog Freddy Nietzsche, per dire ciò che penso sulla vicenda di questa giornalista precaria del Corriere in sciopero della fame.
Dopo 7 anni di precariato, Paola è stata scavalcata da un "pivello della scuola di giornalismo". Tu non sarai mai assunta le è stato detto.
Il mio primo pensiero è stato di parte, assai (troppo?) dettato dalle emozioni. Come aspirante blogger precaria mi sono sentita molto vicina alla sua vicenda.
Ma le parole di Matteo mi hanno fatta riflettere. Sette anni di gavetta al Corriere bastano per definirsi degne di un contratto a tempo indeterminato? Siamo sicuri che quel pivello - oltre che economicamente più sfruttabile - non sia anche più bravo nel suo lavoro e determinato a imparare?
Quindi, solidarietà a Paola per la sua scelta, ma in effetti neppure io sono disposta a dare - almeno non a scatola chiusa - solidarietà a una sconosciuta di cui nessuno conosce la professionalità.
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