Sicilia, approdo per immigrati e terra di migranti

Creato il 06 ottobre 2013 da Makinsud

In questi giorni di lutto che si stanno susseguendo a Lampedusa, un po’ tutti hanno puntato l’attenzione sul fenomeno dell’immigrazione e sulla Sicilia, terra da sempre teatro, suo malgrado, di simili tragedie del mare.
Siciliani sempre in prima linea, pronti a farsi in quattro per dare una mano a chi arriva sulle nostre coste in cerca di una vita migliore.
Siciliani che questo fenomeno lo hanno vissuto, e lo vivono ancora, da protagonisti, decidendo di partire per terre lontane in cerca di fortuna. Perchè, se molti non lo sapessero, sono ancora tantissimi gli italiani, siciliani e meridionali su tutti, a decidere di lasciare la propria terra nella speranza di una vita migliore, per ragioni di studio o lavoro. Quanti? Oltre 4 milioni, secondo i dati del rapporto “Italiani nel mondo 2013″ presentato dalla Fondazione Migrantes.
A inizio 2013, infatti, i connazionali residenti oltreconfine risultano essere 4.341.156, pari al 7,3% dei circa 60 milioni di italiani residenti nella Penisola. Il 52,8% degli italiani residenti all’estero è partito dal Meridione (quasi 2 milioni e 300mila), il 32% (circa un milione 390mila) dal nord e il 15% dal centro Italia (poco più di 662mila).
Analizzando a fondo i dati del rapporto si evince che la Sicilia, con 687.394 residenti, è la prima regione di origine degli italiani residenti fuori dall’Italia seguita da Campania, Lazio, Calabria, Lombardia e Puglia.
L’analisi delle presenze all’estero per origine provinciale evidenzia la preminenza delle regioni del sud Italia. A esclusione di Roma, prima in graduatoria con più di 298 mila residenti, seguono soprattutto province siciliane e campane. In particolare, nella graduatoria delle prime 10 province si susseguono Cosenza (152.403), Agrigento (152.403), Salerno (119.095), Napoli (113.787), Catania (108.413), Palermo (107.658) e Avellino (102.230). In nona posizione si trova Milano (98.583) e, a chiudere, Potenza (95.653).
Tra i 35 e i 49 anni di età, non sposato, diplomato o laureato. Questo è l’identikit dell’italiano che emigra all’estero. Si dividono equamente tra uomini e donne, il 22% di loro è laureato, il 28% è diplomato e all’Italia rimproverano l’assenza di una cultura del merito.


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