News Sicilia: nei prossimi giorni Giovanni Ardizzone firmerà il provvedimento di sospensione del vitalizio di Totò Cuffaro, trasformandolo, a luglio, in revoca. Si apre, così, un caso nazionale: la perdita del vitalizio scatta automaticamente quando un deputato o un consigliere viene condannato in via definitiva, subendo anche l’interdizione dei pubblici uffici.
L’Avvocatura generale dello Stato chiarisce ”la perdita dell’assegno vitalizio a favore del deputato regionale(…) trova immediato fondamento negli articolo 28,2 comma, n. 5 e 29 c.p., rappresentando l’effetto automatico ex lege della pena accessoria dell’interdizione in perpetuo dai pubblici comminata in sede penale”. Il codice penale, dunque, disciplina che tutti gli enti pubblici dovrebbero agire secondo le indicazioni dell’Ars, interdicendo l’assegno per chi è stato condannato in via definitiva.
Non diventa necessario applicare leggi come la Severino in quanto la revoca del vitalizio è prevista dagli articoli 28 e 29 del codice civile. Dopo gli eventi su citati, il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha scritto una lettera ai presidenti di Camera e Senato, in cui ritiene che “quello affermato dall’Avvocatura dello Stato sia un principio di carattere generale che non potrà non trovare applicazione anche nei confronti dei deputati e dei senatori del Parlamento della Repubblica”.