Palermo è blindata, tutta l’area attorno al porto è presidiata. Secondo quel che scrivono Codacons e Cia ”lo sciopero e il conseguente blocco impediscono la circolazione non solo delle merci ma anche delle persone e stanno creando notevoli difficoltà allo spostamento dei cittadini, ottenendo l’effetto di penalizzare ulteriormente la Sicilia, la sua fragile economia e in particolare la commercializzazione dei prodotti agricoli siciliani”.Intanto Martino Morsello, rappresentante del “Movimento dei Forconi” che promuove la protesta, ha spiegato che la manifestazione è il segno di una “volontà di rinascita siciliana. Finchè la politica e la classe dirigente resteranno sorde al grido di disperazione e di rivolta dei lavoratori scenderemo in piazza per esprimere il nostro disagio”.
Chiedendo le dimissioni del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, Morsello ha anche annunciato “la possibilità di portare la protesta e le migliaia di manifestanti, davanti al portone di Palazzo d’Orleans”, sede del governo regionale siciliano.
Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia boccia senza appello la protesta: “Ci sono due cose che noto, purtroppo Da un lato ci sono evidenti strumentalizzazioni politiche di demagoghi in servizio permanente effettivo, dall’altro credo che all`interno di alcune frange dell’iniziativa ci siano realtà criminali organizzate che mirano a far saltare tutto”, “protestano contro la crisi, ma nel modo peggiore, perché così si rischia di dare il colpo letale a un’economia siciliana già fragilissima, che adesso è in piena recessione. Molte aziende hanno difficoltà di accesso al credito, le amministrazioni pubbliche pagano nella migliore delle ipotesi a otto-dodici mesi, il Pil è in calo drammatico. E loro cosa fanno? Bloccano i trasporti. Il colpo finale”.