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Sicilia, i Pupi diventano patrimonio Unesco

Creato il 05 novembre 2013 da Makinsud
Sicilia, i Pupi diventano patrimonio Unesco

pupi-siciliani2I Pupi siciliani diventano ufficialmente patrimonio dell’Unesco.
La targa con il prestigioso riconoscimento è stata consegnata in questi giorni, da Gianni Puglisi, presidente della sezione italiana dell’Unesco, a Mimmo Cuticchio, storico cantastorie siciliano, figlio del noto puparo Giacomo Cuticchio che nel 1973 aprì a Palermo il Teatro dei Pupi Santa Rosalia e nel 1977 fondò l’Associazione figli d’Arte Cuticchio.

L’importante riconoscimento, in realtà, era stato reso noto nel 2008, quando l’Unesco (Organizzazione delle Nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura) aveva inserito l’Opera dei Pupi tra i “Patrimoni orali e immateriali dell’Umanità”, e dopo averla originariamente proclamata nel 2001.
La targa però è stata consegnata solo pochi giorni fa, a distanza di 5 anni, nel corso della conferenza stampa di presentazione della raccolta di fiabe siciliane di Giuseppe Pitrè, pubblicata in italiano grazie alla collaborazione tra l’editore Donzelli e la Fondazione Sicilia.

Il riconoscimento – come si legge nel comunicato – dell’Unesco è frutto della passione del medico mecenate, Antonio Pasqualino, del Museo internazionale delle marionette che ospita un’importante raccolta di pupi, burattini e marionette provenienti da tutto il mondo, Unica nel suo genere, realizzata da Antonio Pasqualino, in collaborazione con la moglie Jeanne Vibaek”.

L’opera dei pupi è il teatro realizzato da marionettisti che raccontano, attraverso il loro genere unico, le gesta di Carlo Magno e dei prodi paladini, come Orlando e Rinaldo, della bella e contesa Angelica, e del traditore Gano di Magonza.

I racconti sono tratti liberamente dai poemi cavallereschi de Le Chanson de Roland, arricchiti da battute e musiche della terra sicula. Le marionette, i pupi, si animano all’interno dei palchi creati dai cuntastorie.

L’Opera dei Pupi si afferma nell’Italia meridionale: nella prima metà del XIX secolo a Napoli, grazie a Giuseppina d’Errico, chiamata “Donna Peppa” e in Sicilia, tra la seconda metà del XIX e la prima metà del XX secolo.
Oggi celebri in tutto il mondo anche grazie alla comparsa del padre del teatro dei pupi siciliani, Mimmo Cuticchio, in celebri film come “Il padrino”, di Francis Ford Coppola, e “Terraferma”, di Emanuele Crialese.


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