Lo dico chiaro.
Ha vinto Grillo. O meglio, ha vinto quel ragazzo, Cancelleri, della mia età.
Ha vinto la voglia di uscire dallo schema rigido dei partiti, quella roba che molti di noi hanno deciso di combattere da dentro e non da fuori. Quella roba che gli asserragliati nella torre (la nostra dirigenza) non hanno compreso: perché loro sono convinti di sapere cosa fa bene al Paese anche quando il Paese non è d’accordo. L’anti-democrazia totale.
Cancelleri ci pensi bene e – provocatoriamente – offra appoggio a Crocetta sulla base del proprio programma, senza snaturarsi. Impedisca di passare dalla parte del torto e di ricreare una sorta di Lombardo bis. Meglio un Crocetta ostaggio del M5S che del PDL.
Se fossi Bersani chiederei a Crocetta una legislatura breve in cui si cambia la legge elettorale e si restituisce il voto alla Sicilia. Questa alleanza PD, UDC e probabilmente PDL significa impalare la Sicilia, non so davvero come faccia Crocetta a pensare di scrivere una qualsiasi storia con questi numeri. Veramente, siamo seri. Far passare tutto questo come un vittoria ci fa perdere di credibilità e non offre opportunità a chi si vuole astenere e si asterrà anche a maggio.