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Sicurezza a Crema, Antonio Agazzi non demorde: altra mozione

Creato il 12 dicembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

La mozione Agazzi sulla sicurezza segnala un problema realmente vissuto da troppi cremaschi e nemmeno trascurabile. Possibile, infatti, che la sola presenza di stranieri sia così preoccupante invece di stimolare un diverso stile di convivenza, più aperto e sensibile? Tutto congiura contro i rapporti umani e la vita sociale. Troppi hanno paura per nulla, anche solo per pregiudizio, ma si preoccupano. È comunque un problema da risolvere, anche perché inciviltà e maleducazione sono diffuse, e anche la criminalità. Non basta il tribunale né bastano le forze dell’ordine, pur così preziose. Ci vuole proprio uno sviluppo del senso di cittadinanza. Si parla troppo poco con gli altri, forse. Degrada la voglia di conoscersi e capirsi.

Al Sig. Sindaco del Comune di Crema
Stefania Bonaldi

Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale di Crema
Matteo Piloni

Oggetto: Mozione – Il Consiglio Comunale di Crema affronti, in adunanza aperta alla cittadinanza, il tema della sicurezza.

Premesso che la Lombardia è la terza Regione d’Italia per numero di Aziende confiscate alla criminalità organizzata (dopo la Sicilia e la Campania e prima di Calabria, Lazio e Puglia); i beni confiscati alla medesima hanno raggiunto una dimensione preoccupante: 80.000.000 di euro. Vi è, ormai, una non trascurabile promiscuità tra impresa lecita e impresa criminale, in quanto la criminalità organizzata va dove ci sono i soldi e le scorciatoie finanziarie. In buona sostanza, le mafie – specie finanziarie – non sono più confinate al Sud, ma ormai stabilmente integrate nel tessuto economico del Nord Italia e Lombardo.
Crema e il Cremasco sono in Lombardia, non sono certo l’epicentro di tale fenomeno, ma episodi di cui la cronaca si è incaricata – nel recente passato – di dare conto dicono che non ne sono immuni;

considerato che il Dossier Statistico Immigrazione 2012 di Caritas e Migrantes evidenzia che la Lombardia si conferma prima Regione in Italia per presenza di stranieri, nel senso che un immigrato su quattro, arrivato in Italia, sceglie di risiedere in Lombardia. Senza voler stabilire equazioni improprie (stranieri = criminalità), ritenere che un tale “carico” di accoglienza si traduca solo in dignitosa convivenza esente da problemi e non anche, in una certa misura, in presenza di conflitto, significa non voler guardare in faccia alle criticità che molti nostri concittadini sperimentano nel Loro quotidiano: è un dato di fatto che molti “delitti”, in senso tecnico, risultano essere commessi da stranieri, complice, forse, anche la fase recessiva, dal punto di vista economico, che costringe a vivere di espedienti;

valutato che, se anche i dati forniti dalla Prefettura di Cremona – mancanti dell’ultimo trimestre 2012, che sarebbe utile acquisire, e ovviamente inerenti esclusivamente reati emersi e perseguiti – non delineano, allo stato attuale, incrementi di atti delittuosi, la percezione dell’insicurezza, da parte dei cittadini, è tutt’altro che priva di fondamento: in certi condomini, ubicati anche in zone centrali di Crema, la massiccia presenza di stranieri rende la qualità della vita di molte famiglie cremasche – magari ormai minoritarie, in quei contesti – meno serena, giorno e notte: non infrequenti sono le segnalazioni di sospetti giri di prostituzione e di spaccio;

ritenuto, altresì, che meriti adeguata considerazione la richiesta di sicurezza emersa spontaneamente, da parte dei cittadini, nel corso di alcune riunioni promosse da Sindaco e Giunta con i quartieri (San Carlo, Crema Nuova, in particolare), in cui è stato rappresentato un preoccupante stillicidio di furti in abitazione e che, in ogni caso, la percezione della non sicurezza appartenga anche a tutta una fascia di atti e condotte (Piazza Garibaldi, Giardini Pubblici, Campo di Marte, zona Viale Repubblica, zona Velodromo, zona Via Ponte della Crema, zona Via Desti, zona Via Bramante…) che meritano un più stringente controllo del territorio;

ribadito come, a fronte di tutto ciò, la permanenza in attività di Tribunale e Procura della Repubblica di Crema – quindi di una più funzionale giustizia di prossimità rispetto a ipotizzati accorpamenti che l’evoluzione della situazione politica nazionale potrebbe aiutare a rimettere in discussione – meriti di continuare a essere perseguita, anche a garanzia della continuità in loco di servizi quali il Commissariato, l’ Arma dei Carabinieri, l’ Agenzia delle Entrate…, ma altresì in virtù di una tipologia dei procedimenti penali sul Cremasco – che risente della contiguità con l’interland milanese – oggettivamente più complessa rispetto a ciò che viene trattato nel Capoluogo provinciale,

il Consiglio Comunale di Crema chiede

al Presidente dell’Assemblea, d’intesa con la Conferenza dei Capi Gruppo Consiliari, di calendarizzare un’adunanza, aperta alla cittadinanza e al contributo delle Autorità preposte alla tutela dei cittadini, che affronti il tema della sicurezza e fornisca indicazioni utili a tutti i soggetti in qualche misura competenti, nell’interesse della qualità della vita – che merita di non subire arretramenti – della nostra comunità.

Antonio Agazzi
Capo Gruppo Consiliare a Crema di “Servire il cittadino”

Crema, 12 Dicembre 2012

45.284834 9.845868

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