Eccomi qua, amici!
Di ritorno dal mio viaggio in Toscana mi sono beccata l’influenza… dicono che sia in giro, ma non poteva girare da un’altra parte? Il dottore mi ha detto di stare a casa in assoluto riposo, così ora ho tutto il tempo che voglio per raccontarvi del mio bel weekend.
Siena e Arezzo sono state le mete del mio soggiorno toscano. La prima l’ho scelta per curiosità: oltre a qualche ripresa in tv durante il famoso palio, non la conoscevo per niente e morivo dalla voglia di toccarla con mano. La seconda l’ho scelta per comodità: sapevo solo che aveva un bel centro storico e dato che era sulla strada del ritorno un giretto glielo si poteva dedicare. Nessuna delle due mi ha deluso, anzi mi sono ritrovata a passeggiare per due cittadine spettacolari, molto accoglienti e caratteristiche.
A parte qualche piccolo inconveniente nel raggiungere il Palazzo dei Priori, l’hotel Best Western presso il quale avremmo soggiornato, alle 13.00 di sabato 8 ottobre prendevamo già possesso della nostra stanza. Stanza che abbiamo lasciato quasi subito per recarci in centro a Siena, alla scoperta di questa affascinante città. Abbiamo raggiunto Piazza del Campo entrando da Porta Fontebranda, a 15 minuti a piedi dall’albergo e abbiamo mangiato i nostri panini sedute al sole di fronte al Palazzo Pubblico e alla Torre del Mangia. Oltre alla sua bellezza e a quella dei palazzi che la circondano, il fascino di questa piazza – di forma semicircolare e concava verso il centro – è dato soprattutto dall’atmosfera medievale, che sembra non essersi mai estinta.
Senza una meta ben precisa, ci siamo messe a gironzolare per i deliziosi vicoli senesi lasciandoci incantare ad ogni angolo da uno scorcio particolare, una vista suggestiva, una prospettiva seducente di questa adorabile città. Abbiamo camminato fino alla Chiesa di Santa Maria dei Servi, basilica risalente al 1200, per tornare indietro passando dalla Piazza del Mercato e arrivando al Duomo. Di una maestosità unica rispetto alla piccola piazza su cui sorge, la facciata del Duomo è di una bellezza disarmante, resa da una sapiente fusione degli stili romanico e gotico-fiorito che ne fanno una perla del panorama artistico italiano. Anche l’interno del duomo colpisce per la sua magnificenza: l’armonioso coordinamento degli elementi architettonici, scultorei e pittorici, così come la policromia dei marmi, la decorazione delle volte e la tarsia della pavimentazione rendono il Duomo, a mio parere, una delle più belle chiese d’Italia. In un giretto serale alla ricerca di un ristorantino in cui cenare, siamo giunte alla Chiesa di San Francesco per poi rintanarci al Ristorante “Il Biondo”, dove abbiamo assaggiato un antipasto toscano accompagnato da un ottimo Chianti delle colline senesi prima di ritornare in albergo.Domenica mattina, dopo un’abbondante prima colazione, eravamo pronte per lasciare Siena e dirigerci verso Arezzo. Prima di arrivarci, non ci siamo fatte mancare una bella escursione sui colli toscani passando per Gargonza e Monte San Savino. Il primo approccio con la ricerca di un parcheggio in città è stato talmente traumatico da spingerci fuori, fino alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Si tratta di una chiesa molto piccola del 1400, preceduta da un sontuoso portico, costruita nel luogo in cui sorgeva un antico santuario pagano consacrato al dio Apollo.
Trovata una piantina della città nell’atlante stradale, abbiamo fatto mente locale prima di dirigerci nuovamente in centro città alla ricerca di un parcheggio. Per fortuna non abbiamo desistito, perchè dopo aver posteggiato l’auto in un parcheggio che è costato uno sproposito siamo andate alla scoperta di una città che vale assolutamente la pena vedere. Anche in questo caso siamo partite alla scoperta della città prendedo come punto di riferimento la Chiesa di San Francesco e inerpicandoci per le viuzze del centro storico. Anche se siamo arrivate in perfetto orario per la chiusura, ci siamo deliziate alla vista della Cattedrale, una imponente costruzione gotica iniziata nel 1200 e terminata quasi tre secoli dopo che domina la città dall’alto. Passando davanti alla casa natale di Petrarca, siamo giunte nella parte più bella e caratteristica di Arezzo: la medievalissima Piazza Grande. Suggestivo scenario per la Giostra del Saracino (il palio di Arezzo), ha fatto da sfondo anche per alcune scene del film “La vita è bella” di Benigni, film cui è dedicato un intero percorso attraverso la città. Incantate da questa meravigliosa piazza, complice un’incessante pioggia ci siamo concesse un pranzo sotto le logge dei Vasari alla Trattoria “La lancia d’oro”. E qui, ragazzi, cucinano una ribollita davvero eccezionale.Visto che si era fatto freddo, abbiamo deciso di riprendere la via di casa. E’ un peccato che non mi sia documentata su Arezzo prima di partire, è veramente un incanto di città e c’è molto altro da vedere. Per fortuna, non è molto distante da qui e sicuramente mi regalerò un’altra giornata per andare alla scoperta di tutte le sue meraviglie. Sono comunque molto soddisfatta del mio weekend toscano e già non vedo l’ora di tornare sia a Siena che ad Arezzo per proseguire la scoperta di questi due gioiellini toscani.
See you guys,
Aury
Inviato il 06 maggio a 12:04
La Giostra del Saracino non ha niente a che fare con un Palio. Per campanilismo peculiarmente toscano, poi, per gli aretini semmai è il palio che è la "giostra dei senesi"!