Siete mica cinese…

Ieri, in un bar tabacchi italiano vicino a via Paolo Sarpi, nel cuore della Chinatown milanese:

La barista a uno sconosciuto nel restro: “No, è che questa roba io mica la conosco…”.

Voce dal retro: “Ce l’hai presente il bar qui dietro con quei due ragazzi cinesi? Ecco, loro ne vendono un sacco pure se la posizione non è che sia tanto buona. Sono in gamba quei due”.

Barista: “Eh, sì. I cinesi sono in gamba, è che ci hanno una voglia di lavorare che noi manco ce la sognamo. Se noi italiani c’avevamo la stessa voglia col cavolo che questo paese stava al fallimento….”.

Voce dal retro: “E invece stiamo proprio falliti, c’hai detto bene”.

Io: “Buongiorno, vorrei una Coca Zero”.

Barista: “Che ha detto?”.

Io: “Una Coca Zero, per favore”.

Barista: “No, guardi che questa marca di sigarette non la teniamo. Però gliela posso ordinare se vuole…”.

 Io: “No, non sigarette. Una Coca Zero, da bere…”.

Barista, rivolta alla persona nel retro: “Giusé, e che è sta Coccaazero?”

Voce dal retro: “Coca cola, quella senza zucchero. Sta nel frigo a destra, fanno due euro a lattina, quella nera…”

Barista, fra sé: “Eggià, a Cocacola. Mò se devono pure cambiarle il nome acossì, tanto per far fare la brutta figura ammé”. Mi porge sul bancone una lattina e un bicchiere.

Io. “Signora scusi. Ma questa è Coca normale. Io volevo quella Zero, senza lo zucchero”.

Barista: “Eh! Con lo zucchero, senza zucchero. Sempre Cocacola è. E’ che lei sta proprio pignolo. Ma che si crede di essere, cinese?”.