Ma non ci fate paura
In questi giorni si fa un gran parlare di leggi e decreti destinati a mettere la mordacchia ai blog. La Rete è tutta un pullulare di iniziative e manifesti e raccolte di firme (che poi son solo raccolte di clic: sai che sforzo). Non è una novità: da anni il potere cerca di limitare la libertà di espressione in Internet. Si è arrivati perfino allo sciopero dei blog per protesta. Sai che protesta: “Siccome mi minacci di mettermi a tacere, per dispetto io sto zitto. Tié!”. A me sembra tutta una stronzata.
Quando ascolto i Vespa e i Gasparri parlare di Internet provo pena. E anche un po’ schifo. Questa è gente vecchia. Gente che non capisce un cazzo delle cose di cui parla. Siccome la realtà è troppo nuova per loro e richiede tempo e riflessione ed esperienza per essere compresa, invece di provare a capirla cercano di applicarle concetti e categorie obsoleti, adeguati ad altri mezzi di comunicazione, i soli che conoscono. Vecchi: ecco che cosa sono. Sono vecchi dentro.
Ma vecchi sono anche quelli che cercano di difendersi con metodi altrettanto obsoleti: le raccolte di firme, le interpellanze in Parlamento, gli scioperi. Beh, sono puttanate quanto le censure.
Questo è un mondo nuovo. E’ un mondo non censurabile. Non c’è ordine della magistratura che possa fermarlo. Non c’è rogatoria internazionale che possa perseguirlo. Ed è un mondo che non ha bisogno di essere difeso, perché si difende da solo.
Il giorno in cui un politico o un’azienda imporrà la cancellazione di un nostro post o perfino la chiusura di un nostro blog, noi ripubblicheremo tutto altrove, su un blog in un server di un Paese diverso e lontano, con altre leggi. Lo faremo usando Tor per non essere tracciati e scovati. E mille mila altri blog ci mirroreranno, replicandoci all’infinito. Diventeremo ancora più famosi. Diventeremo immortali.
Siete vecchi. Vecchi e stronzi. Non abbiamo né bisogno né paura di voi.
