Sigarette elettroniche, ancora cambi. Dopo i paletti posti sul commercio e sull’uso delle sigarette elettroniche nei luoghi pubblici, prima con il decreto Lavoro e poi con il decreto Istruzione di novembre, la legislazione sull’uso delle sigarette elettroniche sta per subire un nuovo cambiamento in corso d’opera. È stato infatti approvato dal Senato un emendamento al Dl Salva Roma, che era già stato accolto dalla commissione Bilancio. L’emendamento prevede il divieto di pubblicità e di promozione e il divieto di utilizzo delle sigarette elettroniche nei locali chiusi non riservati ai fumatori.
Un tira e molla che sembra infinito, dato che dopo il divieto di vendita di sigarette elettroniche con cartucce di nicotina ai minori di 18 anni e il divieto di uso delle suddette nei luoghi chiudi degli istituti scolastici e dei centri di formazione professionale, il DDL Lorenzin sta per essere passato al vaglio del Parlamento, avendo ricevuto l’approvazione dal Consiglio dei Ministri.
Ma l’equiparazione prevista tra le sigarette elettroniche e quelle “tradizionali”, con l’inserimento della rivoluzionaria sigaretta all’interno dei capitoli della legge Sirchia, era stata “bloccata” dal decreto Istruzione, con la caduta del divieto di uso delle sigarette elettroniche nei ristoranti, nei cinema, nei bar e negli uffici. L’emendamento, presentato da Galan, aveva inoltre previsto un’attenuazione per il divieto assoluto di spot pubblicitari, riservandosi solo un’indicazione a tutela dei minori.
Ora si torna indietro e con il Salva Roma, il divieto di uso delle sigarette elettroniche in tutti i locali chiusi, a meno che non siano riservati ai fumatori, sembra di ritorno, assieme allo stop agli spot pubblicitari. L’ultimo capitolo?