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Sigarette elettroniche: vietate a minori di 18 anni e nelle scuole

Creato il 28 giugno 2013 da Informasalus @informasalus
CATEGORIE: Salute , Attualità
sigarette elettroniche
Sigarette elettroniche: vietate a minori di 18 anni e nelle scuole

Dopo il parere del Consiglio Superiore di Sanità, il cerchio si stringe attorno alle sigarette elettroniche, protagoniste di un vero e proprio boom di vendite: il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha firmato l’ordinanza che vieta la vendita delle e-cig che contengono nicotina ai minori di 18 anni e ne vieta l’uso nei locali chiusi delle istituzioni scolastiche statali e paritarie e dei centri di formazione professionale.
Il Ministro sta inoltre predisponendo un intervento legislativo per regolamentare la disciplina dell’etichettatura e della pubblicità dei prodotti contenenti nicotina utilizzati come ricariche delle sigarette elettroniche. Resta aperta anche la questione sulla tassazione.
L’ordinanza comunque obbliga tutti coloro che lavorano o entrano nelle scuole e nei centri di formazione professionale a non fumare. “Non vogliamo dire che le sigarette elettroniche siano più pericolose della sigaretta normale ma – ha spiegato il Ministro – non vanno utilizzate come strumenti innocui. Bisogna essere informati su cosa si usa”, ricordando che “un conto sono acqua e aromi, ma se c’é nicotina questa può creare dipendenza”.
Il Codacons si dichiara insoddisfatto, considerando l’ordinanza  “assolutamente insufficiente”. “Le e-cigarettes vanno vietate in tutti i luoghi pubblici, al pari delle normali sigarette – afferma il Presidente Carlo Rienzi – e non si capisce infatti il criterio per cui siano ritenute dal Ministero pericolose, e quindi da vietare, all’interno delle scuole, ma non in altri luoghi aperti al pubblico. Non servono provvedimenti ad hoc da parte del Ministro, come l’ordinanza emessa – prosegue Rienzi – ciò che serve è applicare le norme vigenti sui prodotti da fumo anche alle sigarette elettroniche, così da estenderne automaticamente i divieti”.
Per Adoc l’ordinanza è un passo fondamentale, ora il divieto va esteso a tutti i luoghi pubblici. “Apprezziamo l’intervento del ministro Lorenzin, che ha tradotto in norma quanto suggerito dal Consiglio Superiore della Sanità e richiesto a più riprese dall’Adoc, che per prima è intervenuta sul problema delle e-cig – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – è stato realizzato un passo in avanti nella definizione di una normativa del settore, ora ci auguriamo che la prossima mossa sia quella di estendere il divieto di fumo in tutti i luoghi pubblici e non solo nelle scuole.”


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