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Sigil 0.8.0, cosa cambia

Creato il 29 settembre 2014 da Hnikarr
Sigil, il programma per creare e modificare e-book in formato EPUB, è ancora vivo e, dopo quasi un anno di silenzio, finalmente ne abbiamo una nuova versione, la 0.8.0, per l’appunto. Non che ci siano stati grandi cambiamenti, almeno in superficie, ed è probabile che grandi cambiamenti non ci saranno neppure in un futuro prossimo, dato il ritmo con cui il suo sviluppo procede: al momento, Sigil è un programma sviluppato e mantenuto, di fatto, da una sola persona, il che non offre grandi prospettive di aggiornamenti rapidi. Ma vediamo cosa sia cambiato.Prima di tutto, è cambiato il sito da cui poter scaricare gratuitamente Sigil. Le nuove versioni, per Windows, GNU-Linux e Macintosh, sono scaricabili da GitHub, ossia da questa pagina, invece che dal vecchio sito di Google Code. Non proprio un cambiamento radicale, ma la scelta della versione giusta potrebbe risultare meno chiara del passato, considerata la discutibile grafica della pagina. Leggete con cura il testo biancastro, sullo sfondo verde dei pulsanti, e dovreste poter reperire la versione che vi serve. Dopo aver visto come procurarci il programma, passiamo alle novità nel suo funzionamento. Che di fatto è una sola.Lasciano da parte le correzioni di alcuni errori, presenti nella precedente versione 0.7.4, la grande novità di Sigil 0.8.0 è la introduzione di una infrastruttura, che supporta l’utilizzo di plugin in questo programma. Più o meno come quella che ha Calibre, giusto per dare una idea. In altri termini, è possibile programma re e aggiungere nuove funzioni a Sigil, attraverso un sano fai-da-te informatico. Per chiunque abbia le competenze necessarie, è ovvio.Al momento, il supporto di plugin è ancora parecchio limitato, sia perché di fatto è disponibile un solo linguaggio di programmazione, per realizzare i plugin, sia perché i plugin stessi non esistono: se li volete, dovete programmarveli voi, oppure modificare plugin già esistenti per programmi analoghi. Piuttosto che niente, è pur sempre meglio piuttosto.Nello specifico, l’unico linguaggio di programmazione supportato, per realizzare plugin, è il Python, sia nella versione 2 che nella versione 3 del linguaggio. Una scelta che mi entusiasma moltissimo, dato che trovo la programmazione in Python piacevole come una colonscopia, ma questo è solo un parere personale. In apparenza, molti altri apprezzano invece il linguaggio: buon per loro.Gusti a parte, la scelta è motivata dal fatto che il Python è un linguaggio già ampiamente usato per realizzare plugin in altri programmi, per cui non dovrebbe essere troppo difficile riciclare e modificare plugin già esistenti, adattandoli alle necessità di Sigil. In particolare, pare che i plugin di Calibre siano riciclabili in Sigil con poche modifiche, dato che la struttura di base è la stessa per i due programmi. O almeno, così sostiene la persona che si occupa dello sviluppo di Sigil e chi sono io per contraddirlo?Plugin a parte, per il resto non ci sono cambiamenti nel funzionamento di Sigil: tutto ciò che avevo detto per la precedente versione rimane valido anche per questa. Anche la sua interfaccia non è cambiata, a parte l’aggiunta di una nuova voce di menu: Plugin, per l’appunto, e dovreste poter immaginare a cosa serva. Vedremo se, dopo questa versione, altre ne arriveranno, con novità più consistenti e, magari, miglioramenti più consistenti. Considerato il ritmo, non la aspetterei prima della prossima estate, ma spero di esserne smentito.

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