La Russia, per la precisione, diventerà membro a pieno titolo del WTO la prossima estate, quando cioè l’accordo di oggi verrà ratificato da Mosca. Per quel giorno il Paese dovrà già essere pronto a rispettare una serie di impegni per aprire il suo mercato dei beni e dei servizi: è quanto chiede il documento che stamattina, poche ore prima della cerimonia di ratifica, è stato approvato dalla Conferenza dei ministri dell’Economia dell’Organizzazione.
La Banca Mondiale stima che l’ingresso nel WTO permetterà una crescita a medio termine del PIL russo tra 1 e 3 punti percentuali, anche se ora, visto il più semplice accesso ai mercati globali, la Russia sarà obbligata a diversificare e rendere più competitiva la propria produzione industriale: l’arrivo nei negozi russi di un maggior numero di beni esteri a prezzi inferiori rispetto al passato avvantaggerà da un lato i consumatori, ma dall’altro inciderà negativamente sulla produzione locale, ad oggi qualitativamente inferiore a quella di provenienza occidentale.