E' uscito questo mese nella collana ORO Mondadori un classico di Mary Balogh, SIGNORA DEL SUO CUORE (titolo originale: More Than A Mistress, letteralmente: Più di un'amante) , nr.91, davvero da non perdere per chi apprezza i Regency scritti come Dio comanda.
Questa volta ho scelto la recensione di Nora Armstrong del sito ALL ABOUT ROMANCE (se vuoi, puoi leggere qui la recensione originale in inglese). Buona lettura!
**ATTENZIONE SPOILERS **
Giudizio di AAR: A -
Ambientazione: Inghilterra, periodo Regency
Livello Sensualità: Medio
"Cosa significa un nome?" domandava Shakespeare.
Molto, a quanto pare. E' come chiamamo noi stessi, come permettiamo agli altri di chiamarci, stabilisce i parametri delle nostre relazioni sociali.
Ma a volte una relazione va al di là dei limiti e delle descrizioni e redefinisce le persone coinvolte. Questo è il concetto alla base di More Than a Mistress (Signora del mio cuore), e le legioni di ammiratrici di Mary Balogh saranno deliziate dalla storia di una coppia che scopre che l'amore ha davvero poco a che fare con i titoli e le etichette.
La cucitrice Jane Ingleby, ultimamente ai ferri corti con la fortuna, interrompe un duello all'alba in Hyde Park,causando all'arrogante duca di Tresham, Jocelyn Dudley, il ferimento di una gamba.Quando la sua datrice di lavoro le dice con tono di scherno che l'unico modo per riottenere il suo lavoro è presentarsi con una nota scritta dal duca in persona in cui si confermi la storia, Jane va alla residenza dei Tresham a Mayfair.
Furioso e sorpreso che quella donna impudente abbia il fegato di mostrasi di nuovo al suo cospetto, Jocelyn rifiuta quanto Jane gli chiede e per di più insiste che l'unica giusta punizione per lei sia servirlo come infermiera durante le sue tre settimane di convalescenza. Avendo un disperato bisogno di denaro, Jane accetta.
Più che di un impiego, ha bisogno di un posto dove nascondersi. Jane non è cresciuta in un orfanatrofio, come ha fatto credere a Jocelyn; è una ragazza di buona famiglia,che si è trovata suo malgrado in una situazione disperata.Un nobile stava cercando di assalirla e lei l'aveva picchiato in testa mandadolo in coma. Jane pensa ora di averlo ucciso e sta fuggendo dal padre di lui, che è anche suo zio e il suo tutore.
Mentre le sue tre settimane come infermiera e dama di compagnia volgono al termine, Jane si accorge di non voler lasciare Dudley House, e la sua riluttanza non riguarda unicamente la sua incolumità fisica. In un momento di reciproca vulnerabilità, Jocelyn and Jane si sono abbandonati alla passione. Jocelyn le ha offerto 'carta bianca', una casa e della servitù se diventerà sua amante. Fin dall'inzio però entrambi si accorgono che il loro rapporto è di più, molto di più, di una semplice relazione fra un uomo e la sua amante.
Jocelyn e Jane sono due protagonisti in evoluzione. Lui ha messo da parte il suo desiderio di intimità così a lungo che sulle prime fatica a riconoscerlo e si comporta da tipico maschio alfa, autoritario e arrogante.C'è un momento molto toccante quando dice a Jane di chiamarlo con il suo nome proprio aggiungendo che nessuno in vita sua l'ha mai fatto. Jane comprende che prezioso dono di fiducia lui le stia facendo in quel momento e lo apprezza. Del nido d'amore in cui lui l'ha sitemata lei fa una vera casa, la prima casa che Jocelyn abbia mai veramente conosciuto. Lui arriva a confidarle liberamente i secreti del proprio cuore sperando che lei faccia lo stesso,con lui anche se sa, a quel punto, che c'è qualcosa che lei non gli ha detto.
Jane non è certo un'insipida ragazzina; non arretra mai davanti ai tentativi di intimidazione da parte di Jocelyn ed accetta il loro accordo ad occhi aperti, gettando al vento ogni possibiltà di respattibilità futura ,pur di poter vivere il presente. Il che non significa che sia stupida: in realtà ha negoziato i termini del suo accordo con Jocelyn e gli ha fatto firmare un contratto. Questa è una donna che sa come prendersi cura di se stessa. Non è forse per quello che si è messa nei guai la prima volta?
Ho avuto qualche problema a credere che una gentildonna butti al vento la propria educazione per diventare l'amante di un uomo, ma non al punto di non godermi la storia.Non ci sono cadute di tono a metà strada in questo libro, gli eventi raccontati scorrono via lisci, tra la storia d'amore e i tentativi da parte di Jane di nascondersi dallo zio. Non guasta che ci sia anche una bella storia secondaria in cui si vede fino a che punto certi individui siano disposti a spingersi pur di farla pagare a Jocelyn per aver messo in discussione l'onore della loro famiglia e c'è il mistero riguardante chi abbia provato a sabotare una gara fra carrozze.
I dialoghi sono strumentali allo sviluppo dell'azione, perciò non si tratta di una semplice ripetizione per bocca dei pensieri dei personaggi. E anche la tensione sessuale è molto efficace. Quello che Jocelyn e Jane si scambiano e uno dei primi baci più intensi e carichi di passione di cui io abbia letto da un bel po' di tempo a questa parte.Quello che la Balogh è capace di far trapelare in un paio di frasi,altre autrici spendono torride pagine su pagine per cercare di descriverlo.La sua prosa essenziale e delicata è un bel cambiamento rispetto a certi eccessi a luci rosse ed è più efficace.
Anche i personaggi di contorno sono ben delienati, specialmente la sorella svampita di Jocelyn e il fratello minore e libertino, mentre il gruppo degli amici del duca forniscono potenziali eroi romantici in abbondanza. Sebbene la parte che riguarda il passato di Jane non sia riuscita a coinvolgermi più di tanto, il resto del romanzo ha compensato ampiamente questo piccolo neo. C'è così tanta intensità emotiva che sono riuscita a non badarci.
Se siete fan della Balogh penso che More Than A Mistress vi piacerà immensamente. Se non avete mai letto nessuno dei suoi libri, cosa state aspettando? Questo è un modo fantastico per iniziare.
-- Nora Armstrong (reviewer di All About Romance)
Hai letto questo romanzo ? Cosa ne pensi? Concordi con questa recensione? Lascia i tuoi commenti.