La frase non è mia, ma del grande Totò e mi è venuta in mente assistendo agli indecorosi siparietti di questi ultimi giorni trasmessi dalla TV di Stato nei vari telegiornali a proposito della incomprensibile crisi di governo voluta dal neo segretario PD Matteo Renzi. Al giorno d'oggi è raro trovare tra i nostri politici una persona che si avvicini alla signorilità, eleganza ed onestà intellettuale di Enrico Letta che con dignità ed onore è uscito dalla scena politica per volontà di un gruppo dirigente giovanile quanto si vuole,ma con idee e programmi molto ambiziosi che rischiano di vanificare quanto di buono aveva iniziato a fare Enrico Letta. Nelle dichiarazioni programmatiche Letta aveva stabilito 18 mesi per realizzare alcuni importanti punti del programma indispensabili per il rilancio della nostra economia e la modernizzazione della pubblica amministrazione, legge elettorale compresa, ma proprio il suo partito con il nuovo segretario lo ha costretto a dimettersi prima del tempo stabilito accusandolo di staticità e poca attenzione verso i problemi del Paese. Niente di più falso! L'attività del governo Letta già segnava alcuni successi molto rilevanti attraverso alcuni provvedimenti d'interesse generale ed era riuscito a migliorare, anche se lievemente, la nostra economia per cui non mi pare abbia rallentato l'iter ordinario del suo percorso prestabilito. Renzi non trovando altra scusa per scalzarlo per prendere il suo posto, dopo avergli detto :" Vai avanti, sii sereno" lo accusò di immobilismo voltandogli le spalle e limitando al massimo il suo sostegno politico istituzionale per cui Letta da vero signore, onesto ed intelligente, ha fatto un passo indietro e con dignità ed onore ha lasciato il campo al giovane segretario. Avuto l'incarico dal Capo dello Stato di formare il nuovo governo Matteo Renzi ha dimostrato nei suoi interventi televisivi di voler dare una accelerazione al suo programma di riforme stabilendo dei tempi ben precisi. Ci riuscirà? Sarà in grado di sostenere i ritmi che si è imposto? O la sua ambizione lo porterà a considerare chiusa prima di incominciare una esperienza governativa per lui troppo grande da sostenere? Lo sapremo dopo che avrà sciolto la riserva e ricevuta la fiducia dal Parlamento. Nei primi tre mesi di attività governativa dovremmo avere, secondo lui, la legge elettorale, la riforma della P.A. del fisco e della giustizia. Io ho molte perplessità, anzi sono in linea con quanti sostengono che non ci riuscirà....
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La frase non è mia, ma del grande Totò e mi è venuta in mente assistendo agli indecorosi siparietti di questi ultimi giorni trasmessi dalla TV di Stato nei vari telegiornali a proposito della incomprensibile crisi di governo voluta dal neo segretario PD Matteo Renzi. Al giorno d'oggi è raro trovare tra i nostri politici una persona che si avvicini alla signorilità, eleganza ed onestà intellettuale di Enrico Letta che con dignità ed onore è uscito dalla scena politica per volontà di un gruppo dirigente giovanile quanto si vuole,ma con idee e programmi molto ambiziosi che rischiano di vanificare quanto di buono aveva iniziato a fare Enrico Letta. Nelle dichiarazioni programmatiche Letta aveva stabilito 18 mesi per realizzare alcuni importanti punti del programma indispensabili per il rilancio della nostra economia e la modernizzazione della pubblica amministrazione, legge elettorale compresa, ma proprio il suo partito con il nuovo segretario lo ha costretto a dimettersi prima del tempo stabilito accusandolo di staticità e poca attenzione verso i problemi del Paese. Niente di più falso! L'attività del governo Letta già segnava alcuni successi molto rilevanti attraverso alcuni provvedimenti d'interesse generale ed era riuscito a migliorare, anche se lievemente, la nostra economia per cui non mi pare abbia rallentato l'iter ordinario del suo percorso prestabilito. Renzi non trovando altra scusa per scalzarlo per prendere il suo posto, dopo avergli detto :" Vai avanti, sii sereno" lo accusò di immobilismo voltandogli le spalle e limitando al massimo il suo sostegno politico istituzionale per cui Letta da vero signore, onesto ed intelligente, ha fatto un passo indietro e con dignità ed onore ha lasciato il campo al giovane segretario. Avuto l'incarico dal Capo dello Stato di formare il nuovo governo Matteo Renzi ha dimostrato nei suoi interventi televisivi di voler dare una accelerazione al suo programma di riforme stabilendo dei tempi ben precisi. Ci riuscirà? Sarà in grado di sostenere i ritmi che si è imposto? O la sua ambizione lo porterà a considerare chiusa prima di incominciare una esperienza governativa per lui troppo grande da sostenere? Lo sapremo dopo che avrà sciolto la riserva e ricevuta la fiducia dal Parlamento. Nei primi tre mesi di attività governativa dovremmo avere, secondo lui, la legge elettorale, la riforma della P.A. del fisco e della giustizia. Io ho molte perplessità, anzi sono in linea con quanti sostengono che non ci riuscirà....
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