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Signorina buonasera

Da Miwako
Oggi il cielo era di un azzurro incredibile, terso e infinito, di quelli che fanno paura a me.Verrebbe voglia di toccarlo, come quando vedi un cumulo di panna appena montata e la prima cosa che ti viene in mente è quella di affondarci l'indice. Perché è buona, certo, ma prima ancora perché il pensiero istantaneo e inavvertito credo sia sempre "non sembra vera, la devo toccare".
Non è proprio paura. E' che quando c'è qualche nuvola riesco ad avere (illusoriamente) la percezione di quanto è lontano. So che è irreale, ma le nuvole mi rassicurano in qualche modo.Il cielo a primavera è uno spettacolo.Con stormi di rondini che, come puntine appese ad un muro, sembrano reggere quelle grosse nuvole fatte di tulle. E poi il profumo dei fiori, dell'erba appena nata, delle prime viole di campo. Con giornate come queste potrei passare ore a guardare il vento che si infila tra i rami, a scompigliare i capelli agli alberi; le lenzuola appese al filo, gonfie come le onde del mare, i calzini spaiati che dondolano come piedi in passeggiata, i passeri sul balcone, dove la mamma lascia loro le briciole del pranzo.Ore intere.Ad osservare, annusare, immaginare, chiudere gli occhi.
Qui, ora, ci fa un freddo cane invece. Cane proprio. Che la cioccolata calda e la crocifissione al termosifone sembrano gli unici modi per non morire assiderati. La cioccolata calda non ce l'ho. Ho un barattolo pieno di the e tisane però. Ieri notte ho dormito con un abbigliamento assurdo. Messner in tenuta da arrampicata. Solo che lui poi va a scalare l'Himalaya; io mi limito a ciabattare fino al letto per poi affossarmi tra le coperte.E a proposito di improbabili tenute notturne, devo confessare che io, il pigiama, lo uso poco.
No, non lasciate nemmeno partire il filmino della sottoscritta in negligè e ciabattine di marabù. Sono freddolosa e non sono proprio il tipo. Come minimo inciamperei nel tappeto del bagno per poi svenire e morire di pleurite, visto il clima siberiano di questi giorni.Diciamo che, in completo accordo col fatto che io non possiedo abbigliamento "da casa", tipo tute del secolo scorso, pile dai colori abominevoli et similaria, i miei outfit antelucani sono un mix di pigiami e vestiti a caso. Mi piacciono gli spezzati, ecco. Quindi, che so, maglia del pigiama con gli orsi, leggings e calzettoni fin sopra il ginocchio; oppure pantaloni del pigiama (rigorosamente bucati), maglia a caso e giacchettino da marinaio. (n.d.a. non pensiate che li scelga appositamente; i due elencati sono solo gli ultimi con i quali ho dormito)
A volte mi è pure capitato di dormire vestita. Non che sia tra le sensazioni che ricordi con maggior comodità, ma non mi formalizzo. Poi, non portando i pantaloni, non mi sveglio con le cuciture dei jeans marchiate a fuoco lungo le gambe. Al massimo mi ritrovo la gonna in gola; ma visto che ho detto "mi capita" di dormire vestita, significa che la situazione propedeutica a tale eventualità includeva quasi sicuramente dell'alcool, perciò la gonna in gola sarà facilmente trasportabile fino agli occhi per ripararmi dalla luce.Quando faccio proprio schifo, capita pure che, al risveglio, mi tolga i pantaloni, infili un paio di calze, una gonna, ed esca così, con metà della roba con cui ho dormito.Sono una specie di minotauro dei pigiami.O, come mi chiama mia madre, Barbie Giorno&Sera.
D'estate le cose sono estremamente semplici. Maglia enorme a maniche corte per quando ancora non si boccheggia; canotta fantozziana e mutande per quando è così caldo che l'acqua evapora mentre scende dal rubinetto. Ho anche due paia di boxer, a dir la verità. Comodissimi. Di quel grigio democratico che sta bene con tutto. Quelli fanno parte del kit Giorno&Sera Summer Edition. Ci vado pure a correre o a prendere le sigarette sotto casa. E ci dormo, ovviamente (n.d.a. non con gli stessi con cui sono andata a fare jogging). E qui, pur non essendone certa visto che nessuno si è mai azzardato a dirmelo, credo scatti la versione Giorno&Sera Luxuria Edition. Mica sono di svarowski 'sti boxer, Luxuria come Vladimir. Perché io ci provo ad immaginare cosa pensi l'orafo bicentenario davanti cui passo per andare al tabacchi, cosa pensi a vedere 'sta spilungona coi capelli post bomba atomica, una canotta rubata all'idraulico (che di certo non nasconde curve generose) e un paio di boxer con tanto di patta e bottoni. Non c'è niente dentro (pure qui), lo so io e lo sapete voi, ma l'orafo? Che ne sa che io non sia una drag nel dopo-lavoro?La cosa in sè non mi disturba più di tanto, se non fosse per gli sguardi torvi che alludono alla mia (presunta) sciatteria e che non solo l'orafo lancia al mio passaggio.Poi mi viene da ridere a vedere la tipa di turno, ingioiellata, piastrata e truccata con 39 gradi all'ombra, che osa guardarmi storto; io avrò anche un paio di boxer addosso, ma lei sembra appena uscita da un provino per Jersey Shore. E non è un complimento, nel caso non fosse chiaro.
Immagino fosse tra le vostre priorità sapere cosa indosso per andare a letto. Da non dormirci la notte, proprio.Non so neanche come ci sono finita a parlare di pigiami. Che dicevo prima? Ah si ... Il cielo azzuro quant'è bello ... il freddo ma quant'è freddo ... Messner sull'Himalaya e boom, PIGIAMI!Vai a sapere con che proposito ero venuta qui a scrivere. Di sicuro non pensavo ai pigiami.Comunque, quel che è scritto è scritto, ed io ora, visto che manca poco, metto il costume da tricheco che ho comprato per carnevale e me ne vado a dormire, che chissà cos'altro potrei tirar fuori dall'armadio (quello degli scheletri) se non mi fermo!Buonanotte. Come quello che gioca nel Malaga, stasera ci sentiamo fantasiosi.
 
p.s. Lo spezzone è tratto dal film "Susanna", con Cary Grant e Katharine Hepburn. Capostipite di tutte le commedie moderne, è assolutamente delizioso. Da vedere.

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