Silent revolution: gli allievi dell’accademia del lusso si presentano

Creato il 21 ottobre 2014 da Giovanistilisti

di Teresa Mancini

Vivo a Roma. Ho iniziato a “fare moda” circa 4 anni fa…
La mia capsule collection nasce da un’ispirazione futurista…
La mia passione per la moda non riesco a spiegarla perché è impossibile spiegare un sogno….
La mia collezione s’intitola Metropolitan Lady ed è ispirata all’eleganza, forza e dinamismo dello stile anni ’50….
Sono nata in Romania e vivo a Roma. Amo la moda…
Ho incontrato per la prima volta la moda quando avevo circa 12 anni…
Sono cinese. Ispirata da mia madre, ho sempre avuto un forte interesse per la moda, ma è solo dopo essere arrivata in Italia che…

Vi proponiamo, qui di seguito, i profili e gli elementi ispiratori degli stilisti che partecipano a Silent Revolution, evento glamour dell’Accademia Del Lusso a Roma.

Claudia Annecchini
Sono nata a Prato e ho iniziato a “fare moda” poco più di un anno fa.
Fin da piccola, legata al mondo della ginnastica ritmica, sono stata affascinata dallo sfarzo e dall’eleganza dei costumi utilizzati per le competizioni; tornando a casa, il mio divertimento era riprodurli nei minimi dettagli, con passione, mettendo da parte i comuni giochi delle mie coetanee.
Negli anni, grazie anche al percorso di studi del liceo scientifico, mi sono avvicinata alla storia dell’arte, in particolare all’architettura. In questa ottica, rimanendo fedele alla mia dedizione alla moda, mi sono incuriosita all’idea di associare questa al mondo architettonico esterno, contemporaneo ma pur sempre elegante, e ho voluto intraprendere lo studio presso l’Accademia del Lusso per sviluppare al meglio le capacità e, grazie a nuovi insegnamenti, trovare un connubio tra moda e architettura che possa essere alla base del mio stile.
Per la sfilata ho creato un abito Mantra.

Rossella Ascari
Mia madre, con la sua manualità nel plasmare i tessuti, mi ha trasmesso la grande passione per la moda. Ho deciso di intraprendere percorsi di studio orientati a questo settore perché volevo realizzarmi, sviluppare un mio stile e affinare la mia creatività. La moda mi dà la possibilità di esprimere l’arcobaleno di idee che ho dentro di me, di esternare qualsiasi emozione attraverso i materiali, le forme e i colori o semplicemente di creare abiti che esprimono quello che in quel momento vorrei essere. Per la capsule collection di Silent Revolution mi sono ispirata agli impressionanti scheletri di Zhang Huan e alle sculture di Richard Serra, a metà tra architettura e non-architettura in serrato dialogo con lo spazio circostante.

Susanna Cappellazzo
La moda è sempre stata uno dei miei principali interessi, nel tempo ho capito che volevo trasformarla in qualcosa di più. Avevo bisogno di esprimere la mia creatività e di conoscere tutto quello che occorre per lavorare nel settore, così ho deciso di intraprendere un percorso di studio completo che mi permettesse di sviluppare un mio stile e di imparare a realizzare i capi, dall’ideazione alla produzione. La capsule collection in passerella a Silent Revolution è ispirata all’esplorazione dell’universo interiore dell’individuo, dove l’abito è il simbolo di un’emozione e di un’astrazione, è una corazza cyberpunk caratterizzata da dettagli futuristici e ricercati nella forma.

Ilenia Carbone
Sono nata a Roma e ho iniziato il corso di stilismo un anno fa. Ho sempre avuto una grande passione per vestiti scarpe e borse, forse ereditata da mia madre, ho iniziato rubando nei suoi cassetti! Nel vestirmi mi piace essere sempre impeccabile.
Ho un’altra grande passione, quella per il disegno e allora mi sono detta perche non unire le due cose? Disegnare quello che mi piacerebbe indossare!
Fonte d’ispirazione di questa sfilata sono sicuramente personaggi immaginari come i “Cyborg“, ma la vera musa non poteva che essere la pop star americana Lady Gaga con i suoi stravaganti look.

Liliala Larisa Craciun
Il mio percorso in Accademia del Lusso mi ha consentito di dare una terza dimensione ad un’idea. La mia capsule collection si ispira al mio percorso di studio partendo dall.ispirazione, rappresentata dalla purezza del bianco, alla luminosita’ della pura creativita’.che guarda al futuro attraverso la luce, i materiali, le forme che sembrano essere sospese nel tempo

Andrea Castellani
Ho trovato nella moda la mia strada di realizzazione: i Design e le creazioni di espressioni artistiche che influenzano la parte sociale ed economica di ogni Paese mi hanno conquistato, donandomi così la possibilità di dar sfogo alla mia passione nascosta ed ora svelata.
Per la collezione mi sono ispirato ad una visione avanguardistica e astratta del mondo. Un obiettivo era quello di stupire chi guardava, nel cercare di dare dinamicità e mutamento all’outfit. Il caos e l’astrattismo sono stati compagni di viaggio che hanno poi reso possibile la realizzazione di forme e colori sui quali non mi ero ancora spinto, creando così una sottile linea di pensiero che è stata scritta su ogni singola cucitura degli abiti.

Alessia Centazzo
Sono romana. Ho sempre amato disegnare e ho trovato nella moda il modo di unire questa mia passione all’obiettivo di aiutare le persone a sentirsi a proprio agio sia fuori che dentro, ad aiutare le persone ad esternare ciò che reprimono.
Credo che la moda aiuti a far urlare il nostro “io”.

Davorin Cordone
Sono nato a Palermo.
Ho incontrato per la prima volta la moda quando avevo circa 12 anni. E’ stato un incontro quasi casuale, nato per gioco, ma col tempo è diventata una vera e propria passione, che si poi è trasformata in una forma di visione.
Il mio intento è condividere questa visione col mondo, attraverso la moda.
Il mood della collezione è incentrato sulle emozioni astratte provocate da un qualche tipo di entità in un futuro lontano. Ho voluto creare una donna, una dea maestosa, che provochi un susseguirsi di sensazioni al solo guardarla.
Lei è imponente, incute timore il suo impatto, ma al tempo stesso lascia ammaliati per la propria bellezza. Strutturata ma sinuosa, così è anche l’abito che la riveste.

Jessica Esposito
Sono nata a Isernia. Ho iniziato i miei primi “scarabocchi” moda già nell’adolescenza, ma crescendo con la  mamma confezionista e modellista era quasi inevitabile. Inevitabile anche la scelta di un liceo di moda e del post diploma in Accademia del lusso.
Sono cresciuta in una famiglia già proiettata nel mondo della moda, sviluppata poi da me come una forte passione, che spero possa essere presto anche la mia professione.
Il punto fermo della mini collezione che presento insieme a Marina Farina, sono le linee geometriche e pulite, ispirate al cyberpunk; il bianco la fa da padrona, accostato alle sfumature tenui del grigio e del lime. I capi rispecchiano una visione futurista, restando comunque vestibili e vendibili al di là della passerella.

Hilda Falati
Sono nata in Romania e vivo a Roma. Amo la moda e ho iniziato a “fare moda nel 2011 perché è l’unico mezzo con cui riesco a sviluppare le mie idee. Per questo ringrazio l’Accademia del Lusso.
Per la mia capsule collection la mia ispirazione è orientata sullo spazio cosmico.

Marina Farina
Sono nata a Oristano e ho intrapreso il mio percorso in Accademia del Lusso nel 2009, quando mi sono iscritta ai corsi di stilismo e modellistica.
La passione per il disegno e per la moda mi ha sempre accompagnata, fin dalla tenera età. Al liceo ho maturato a pieno il mio desiderio di realizzare abiti dall’ideazione al confezionamento e ho deciso che di questa passione, avrei potuto fare la mia professione.
Il punto fermo della mini collezione che presento insieme a Jessica Esposito, sono le linee geometriche e pulite, ispirate al cyberpunk; il bianco la fa da padrona, accostato alle sfumature tenui del grigio e del lime. I capi rispecchiano una visione futurista, restando comunque vestibili e vendibili al di là della passerella.

Federico Fersini
Mi chiamo Federico e sono di Viterbo. Ho iniziato a “fare moda” nel momento stesso in cui ho messo piede in Accademia. Per la prima volta ho visto la possibilità tangibile di entrare in contatto con un universo che molti come me prima credevano lontano e irraggiungibile.
Ho un amore innato per l’abbigliamento e il destino ha voluto che questa mia passione si legasse bene con quella per il disegno.
Le esperienze lavorative maturate prima di cominciare a studiare moda mi hanno dato modo di capire che amare il proprio lavoro è fondamentale per essere appagati dalla propria esistenza. Questa consapevolezza mi ha portato a fare una scelta che mai rimpiangerò.
Per la collezione mi sono lasciato ispirare dalla mia conoscenza cinematografica fantascientifica e sulle mie preferenze musicali. Le ho riportate nei capi attraverso forme e tessuti ispirati dalla mia creatività.

Ion Gheorghies
Sono nato in Moldavia e ho scelto di vivere in Italia per intraprendere i miei studi nella moda. Questo Paese per me è infatti sinonimo di fashion, di sartorialità e lusso. Dopo un’esperienza lavorativa come decoratore, tra le tante scuole di formazione ho scelto Accademia del Lusso perché più rispondente alle mie inclinazioni ed esigenze. In questo contesto ho dato forma alla mia passione per la moda, nata fin da quando ero piccolo, semplicemente osservando il lavoro di mia madre che è sarta. Accanto ai suoi preziosi insegnamenti ho ritenuto fosse opportuno strutturare le mie conoscenze. Per la capsule collection di Silent Revolution mi sono ispirato al mio mondo interiore, alla mia visione del futuro. Prevale il bianco, sinonimo di purezza e positività che vince l’oscurità.

Claudia Gody Lopez
Sono nata in Colombia e vivo a Roma. Ho iniziato lo scorso anno a studiare moda. Ho scelto questo percorso perché è da sempre una delle mie passioni: ammiro tutto ciò che la moda rappresenta. Mi piacciono i colori, le forme, le fantasie, stili diversi, le tendenze e soprattutto l’originalità.
La mia collezione s’intitola Metropolitan Lady ed è ispirata all’eleganza, forza e dinamismo dello stile anni ’50. Modelli all’avanguardia sbocciano in una ragnatela di forme e tessuti imbottiti.
Cinture strette segnano il punto vita, le gonne sono ampie, le gambe scoperte sono il simbolo di un’estasiante femminilità. I sogni si mescolano all’ironia

Lei Jiao
Sono cinese. Ispirata da mia madre, ho sempre avuto un forte interesse per la moda, ma è solo dopo essere arrivata in Italia che ho iniziato gli studi per intraprendere una carriera collegata a questa mia passione.
L’anno scorso ho iniziato a studiare stilismo e finora si è rivelato essere un percorso difficile ma pieno di soddisfazioni.
Ho imparato molto dal mio insegnante e dai miei compagni di studi e, grazie al continuo esercizio e tanto duro lavoro, sto continuando il mio viaggio da aspirante stilista.
Spero che il mio sogno si realizzi al più presto.

Alessandra Maier
Sono nata a Pescara ma vivo a Milano. La moda è da sempre la mia vita. Ho iniziato il mio percorso in Accademia del Lusso nel 2011. Disegnare figurini è la mia passione.
Il tema della mia capsule collection è il mantra.

Luisa Mansueto
Sono nata a Foggia e vivo a Milano. Ho iniziato quest’anno in Accademia del Lusso i corsi di modellista e stilista.
La mia passione per la moda non riesco a spiegarla perché è impossibile spiegare un sogno.
All’interno della mia capsule collection sfila l’uomo e la donna. Per lui ho immaginato la luce interiore che emana dalla materia corpo e la protegge. Lei è ricoperta da imbottiture e scudo. La donna che porto in passerella è protetta dalla sua indomita forza.
Chiude la mia collezione un abito totem in cui grandezza e complessità evocano timore e devozione

Marine Margaryan
Sono nata nella Repubblica Armena e ho iniziato a “fare moda” nel 2004.
Sono sempre stata affascinata dal mondo della moda. Ho sempre desiderato diventare una fashion designer, poter dar vita alle mie creazioni e veder indossare i capi che ho ideato.

Marika Mitolo
Sono state le mie nonne, sarte, a trasmettermi la grande passione per la moda. Ago, filo, forbici, stoffe, bottoni e macchina da cucire hanno sempre fatto parte del mio mondo. Negli anni delle scuole superiori disegnavo abiti in continuazione, più creavo e più idee nascevano, così ho capito che la moda era la mia strada e che avrei fatto di questo interesse il mio mestiere. Per Silent Revolution mi sono ispirata all’intreccio che compone i tessuti, la lana in particolare, come a simboleggiare le situazioni della vita e l’accadere degli eventi, apparentemente casuale, ma necessario a un ordine superiore delle cose.

Gianni Recchia
Sono nato a Putignano e ho iniziato a fare moda sei anni fa perché sentivo un estremo bisogno di comunicare con qualcosa che potesse restare e non volare via come le parole, dare spazio alla creatività in maniera razionale. Fare moda per me significa creare delle storie, creare dei mondi e fare in modo che questi s’intreccino ed interagiscano al punto tale da giungere ad un racconto coerente in ogni sua parte. Il tema che riguarda l’abito è il mantra. L’ho realizzato con ecopelle e ricami in cotone metallizzato.

Mariadele Roia
Vivo a Roma. Ho iniziato a “fare moda” circa 4 anni fa perché la moda è la mia miglior forma di espressione.
La mia capsule collection nasce da un’ispirazione futuristica nel tentativo di trasformare l’abito in una scultura d’arte contemporanea con richiami geometrici e tagli ben definiti. Lo studio all’origine risale al Futurismo italiano del 1900, che innesca una sorta di rivoluzione delle forme nell’arte, nella vita quotidiana come nella moda.
Nella mia attuale idea di “futuro” non mancano richiami al passato: dall’osservazione di oggetti e arredamenti di epoche trascorse deriva l’utilizzo del materiale “paglia di Vienna” privata del suo colore naturale e riproposta in argento accostata a tessuti (ecopelle, trapuntati, ecc.) esclusivamente in bianco puro. La collezione è quindi per me sperimentazione e connubio tra passato e presente per esprimere al meglio l’idea di futuro con atteggiamento anticonformista.

Federica Romoli
Sono nata a Roma. Ho iniziato a studiare moda appena terminata l’università. Ho scelto questo percorso perché la moda è la mia vita, il mio ossigeno.
Per questa capsule collection mi sono ispirata alla cultura sub-urbana dei cyberpunk, una corrente letteraria ed artistica nata negli anni ottanta, che vede protagonista la realtà virtuale e innesti sul corpo umano.
Non si tratta di una moda futuristica, bensì un connubio perfetto tra l’uomo e la trasformazione del proprio corpo, colori eterei e modificazioni corporee, riconducibile a tutto ciò che comprende la body art e la body modification.
Basandomi su questa cultura di strada è nata la mia collezione, in cui utilizzo materiali tecnologici e similpelle, lavorati in maniera tale da ottenere un prodotto in primis elegante, ma al tempo stesso abiti creativi e unici, molto strutturati e dalle linee geometriche, senza però rinnegare tutto ciò che è il mio stile né tantomeno la sinuosità del corpo femminile.

Giulia Soldà
Sono nata a Torino. Mi sono affacciata al mondo della moda 3 anni fa, iscrivendomi al corso post diploma in Fashion Editing & Styling di Accademia del Lusso di Milano.
Ho sempre avuto una grande passione per la moda e, fin da bambina, sognavo di entrare a far parte di quel mondo patinato delle copertine di Vogue.
Il tema della mia capsule collection è un nuovo Medioevo 3.0, proiettato in un futuro in cui le forme aumentano il loro volume esasperandolo per coprire come una corazza il corpo di guerrieri globe-trotter.

Clarissa Tabarini
Ho iniziato a disegnare abiti fin da piccola ma la passione per la moda è nata nel 2012.
Mi sono sempre dedicata all’equitazione che sarebbe dovuta diventare il mio lavoro ma, dopo una brutta caduta, ho dovuto rivalutare le mie passioni e mi sono accorta che la principale era la moda.
Per il mood della capsule collection di Abstract Feelings mi sono ispirata al mio passato.


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