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Silenzi di neve

Creato il 28 novembre 2010 da Bartleboom
Silenzi di neve
C'è neve nelle campagne lèttoni, e nei boschi, nelle foreste di tutta Vidzeme, nelle pianure di Zemgale, sulle coste di Kurzeme. In Latgale i laghi cominciano a ghiacciarsi e sullo specchio d'acqua si posa lenta la neve, come cenere bianca.L'ermellino ha mutato il colore della pelliccia ed ora si mimetizza nei boschi innevati, come il coniglio bianco. Più difficile per la donnola scappare e nascondersi dentro il panorama biancastro delle foreste di betulle e di pini.L'acqua dei laghi e dei corsi d'acqua non è ancora del tutto ghiacciata, ed è un pericolo per il capriolo e per il camoscio avventurarsi a bere sulle rive di vetro. Ma più difficile del ghiaccio e del freddo intenso, è quando la neve è profonda e soffice, e fare lunghi tragitti per trovare qualcosa da mangiare e da bere significa spendere energie preziose e vitali.Gli uccellini dormono raccolti in gruppo la notte, per non disperdere il calore, e di giorno volano in cerca di piccoli ramoscelli non ancora ghiacciati, o di sparuti fili di fumo che spuntano dai rari casolari di campagna, dove una qualche nonna lascia sul davanzale pezzi di pane. Ripenso ancora al davanzale della vecchia casa di campagna, davanti al ciliegio, quando si radunavano in frotte i pettirossi infreddoliti a becchettare le fette di pane bianco lasciate per loro.Intanto nel bosco profondo le alci, i caprioli, i cervi vanno in cerca di erica, di bacche nere, di ginepro, di aghi di pino e di abete, scavando col muso dentro la neve fresca. Anche il gallo cedrone d'inverno si nutre foraggiandosi dagli alberi, di gemme e aghi di pino.E in tutto questo, un silenzio di neve profondo, che è così che si sopravvive all'inverno del nord.
Foto da Tvnet.lvflickr.com / Jan So

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