La poesia ha a che fare con l’anima e i suoi moti instabili e talvolta irrequieti; converrà allora essere Silenziosi Acrobati (Montecovello) per non perdere l’equilibrio o trovarne uno che vada bene situazione per situazione.
Silenziosi Acrobati è il titolo della raccolta di poesie di Costanza Lindi, laureata in Lettere Moderne all’Università di Perugia e autrice di un’altra silloge poetica disponibile on line – Il profumo delle tele di ragno (youcanprint) – oltre svariati componimenti premiati a più concorsi.
Sarà un azzardo scrivere oggi poesie o un atto di coraggio, di sicuro bisogna essere un po’Impavidi perché il cambiamento ci rende artisti, narratori romantici di vicende banali,nonostante preferiamo vivere nel desiderio di avere ciò che non vogliamo veramente (Punti di vista).
La poesia è scrigno di parole non dette o spazio in cui l’ego dell’autrice oscilla tra un sorriso e una comprensione, come mendicante inquieta.
Costanza Lindi ha una scrittura a tratti forte, marcata, quasi aggressiva. Ricorrono spesso immagini di belve e sangue, è concreta, fino a far sentire l’odore della ruggine e dei temporali d’estate. Ma sa anche farsi eterea e metapoetica, quando riflette sull’identità del poeta,amante ingordo, capace di mentire e vive lì, tra il vento e la bufera, in questo spazio sospeso e indefinito, come quello in cui si muovono gli acrobati.
La scrittura poetica di Costanza Lindi ha un movimento quasi narrativo e teatrale, come lascia intendere la stessa struttura della silloge, divisa in quattro parti.
La poesia diventa occasione e pretesto per scrivere perché non sapremmo non farlo, è tempo che ci regaliamo per ipotizzare un futuro, magari educato, come lo definisce l’autrice, è luogo in cui sfoderare coraggio e rabbia sotto forma di arte e dare un’identità verbale al pensare inevitabile.
Sarà che viviamo in tendoni da circo e siamo un po’ tutti, nella precarietà delle nostre esistenze,Silenziosi Acrobati.
Susanna De Candia
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