Non era nemico neppure allora, purtroppo. E’ questa, signor Cortéz, l’idea che mi son fatto. Non me lo immaginavo allora – ne tantomeno lo immagino adesso – un Silla idealista. La truppa é lui. Il giornalista spesso si guadagna da vivere con i soldi di chi lo paga. Triste da dire, ma è la realtà. Dietro a un giornalista, che spesso conta meno del due di coppe con briscola bastoni, c’è la linea editoriale di un direttore che può decidere se è il caso di combattere o di adattarsi. Dietro a un giornalista c’è un mutuo, i figli, le spese da pagare, quattro euri ad articolo e uno sbattimento continuo tra chi la vuole gialla e chi la vede verde. Silla fa il suo gioco, ed è uno dei pochi che può decidere a che gioco giocare. Ha scelto, e l’agiografia piviana di Cremona Oggi, è la firma a quella scelta. La libera informazione a Cremona non esiste. E non esiste già oggi. Quello che maggiormente mi nuoce é la lezione che l’ex direttore di Cronaca dà spesso, bacchettando a destra e a sinistra, chi scrive un’opinione sul suo spazio. E’ questo che non accetto. Poi può fare quel che vuole, guidare una TV, presentarsi alle prossime elezioni, ballare il tango in piazza Stradivari. Ma ergersi a maestro questo no. Il maestro insegna qualcosa di utile e positivo. Qui, in questo caso, non c’è nulla da imparare. Solo tantissima tristezza da mandar giù.
Mariolino
45.287081 9.845651