“allora, hai scelto la sostituta che ti ho presentato (e che mi sostituisce già da un mese anche nell’altra azienda perchè dovevamo ancora sbrigare la formalità – dicevi – di incontrarla)?“
“hm, guarda, non l’ho ritenuta idonea. ho scelto un altro candidato che pensa, molla un’altra ditta per lavorare con noi“
“se molla un’altra ditta di sicuro però non ha fatto un colloquio per una sostituzione di maternità“
“eh, no, appunto. qui arriva il punto dolente“
“lasciami capire. mi state lasciando a casa perchè sono incinta?“
“ma nuuoooo. è che non ci puoi dare una continuità nel lavoro in questo periodo“
“perchè sono incinta, appunto.“
“(…)“
“e scusa. lasciami capire ancora. e la frase che mi hai detto due mesi fa, quando ti ho preannunciato che stavo intraprendendo una gravidanza difficile, che consisteva più o meno in “stai tranquilla. ti dò la mia parola che quando torni ad aprile il lavoro è tuo“? che fine ha fatto questa parola?“
“eeeh. non ho potuto mantenerla“
“ah beh. complimenti“
(altre piccolezze che danno il vomito ve le risparmio)