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Silver Apples - "Silver Apples"

Da Frankie89 @FrankieDP
Silver Apples - A me mi piace l'elettropop...dell'anni '60
1968
Quanto si è dilatata la concezione dello scorrere del tempo negli ultimi 50 anni? Sentire frasi come "gli Stooges furono precursori del punk" o "i Jesus & Mary Chain precorsero lo shoegaze" fa un po' ridere quando uno si rende conto che queste band anticiparono un certo fenomeno soltanto di una manciata di anni, spesso neanche cinque. Qui, invece, si narra tutta un'altra storia in cui l'anticipo consiste di almeno due decenni. Una storia che comincia nella New York degli anni '60 quando un certo Simeon Coxe III, probabile nerdone ante-litteram cominciò a costruire da sé delle macchine sonore elettroniche chiamate "audio oscillatori" per implementarle nel sound della sua band di rock tradizionale. Ma - e qui viene il bello - quello che ne venne fuori fu qualcosa di estremamente compiuto e piacevole alle orecchie: una roba che i Kraftwerk al confronto sembrano, ed effettivamente erano, dei semplici (si fa per dire) sperimentatori. Il disco di debutto dei Silver Apples pare già ben oltre la fase di collaudo e - a parte per alcuni stilemi psichdelici e per la qualità della registrazione - sembrerebbe essere uscito al massimo 10 anni fa. Qui si parla, infatti, di elementi elettronici fusi nella struttura di canzoni rock con una disinvoltura incredibile, che al giorno d'oggi daremmo quasi per scontata. Ad esempio, in "Program" si sentono addirittura dei breakbeats e dei primitivi samples di programmi radio (anche in italiano)! Mentre in "Whirly-Bird" il gusto per le polifoniche ripetizioni alienanti sarà ripreso dagli Animal Collective. E, ancora, elementi di space-rock, industrial, spoken-word, folk, kraut-rock e drone (come nell'impressionante "Dancing Gods") concorrono a ingigantire la portata invisibilmente rivoluzionaria di una delle opere meno ricordate (perché meno comprese) di un decennio pieno zeppo di rivoluzioni.Tutto questo senza manco fare un accenno a quanto sono belle le canzoni in sé: bè, sono molto belle, pura goduria psych-pop-avantgarde.
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P.S.: la riedizione cd che si può trovare in vendita comprende anche il successivo "Contact"

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