Silvio fa un passo indietro, in politica. Nel processo Ruby fa più di un passo e si defila del tutto. L’unico che gli crede è Celentano: ci darà una mano anche lui nel ribaltare il sistema. Il suo.
Creato il 10 ottobre 2012 da Slasch16
Celentano come cantante, artista, è indiscutibile mi accompagna da una vita e devo dire che ho comprato anche un suo disco, Stai lontana da me.
Quella che mi è piaciuta di più è Azzurro, infatti è di Paolo Conte. Altro ricordo indelebile per me è quando ha cantato Ho visto un re con Gaber, Albanese, Iannacci e Fo. Immensi.
I problemi vengono fuori quando fa le prediche e non come dice il Giornale perchè un milionario ci parla di povertà. Il fatto che i cantanti, artisti, milionari parlino dei poveri lo considero positivo, aiutano i poveri che li ascoltano a rendersi conto del loro stato, esserne consapevoli è importante.
La tirata su Scampia, Palermo e Quarto Oggiaro mi ha fatto divertire per la sua impotenza. Intere generazioni ci sono nate vissute e se ne sono andate dal mondo avendo conosciuto solo quelle realtà.
Per loro il mondo, il loro mondo è stato sempre e solo quello.
Come ho detto aiuta la consapevolezza dei vari imitatori che si scatenano sugli spalti, spero che abbiano capito che stava parlando dei loro problemi.
Detto questo quello che mi infastidisce di Adriano è che finisce sempre e comunque, dopo avere abbracciato metaforicamente i poveri, gli ultimi , i dimenticati, a parlarci di Dio come fonte di tutte le gioie.
Lo stesso discorso che da qualche millennio porta avanti la chiesa cattolica e non solo, tutte le religioni dove abbondano i miserabili si affidano ad un dio che poi sia quello cattolico mussulmano o altro poco importa aiuta a sopportate la fame e le miserie in attesa del regno dei cieli dove gli ultimi saranno i primi. Che culo.
Devo dire che il giochino, pur se ripetitivo, ha avuto un successo enorme da millenni e miliardi di persone hanno passato la loro vita terrena da miserabili affidandosi ad un dio in attesa della liberazione dalla schiavitù della miseria grazie alla morte.
Non per niente in molti paesi le cerimonie di addio alla vita sono delle autentiche feste, sono convinti che il bello comincia dopo. Festeggiano la liberazione dalla miseria e l’entrata in uno dei tanti paradisi a disposizione dove, beati loro, saranno felici in eterno. Qualcuno, masochista, spera di reincarnarsi in un’altra persona ed io gli auguro con tutto il cuore di non rinascere a Scampia, allo Zen di Palermo o a Quarto Oggiaro.
Celentano non è stupido, non ci incanterebbe con la sua arte da quasi 60 anni, è un genio e ci ha donato molte gioie, autentici capolavori, ma è sicuramente un ingenuo, un puro, che ad oltre settanta anni non si è ancora accorto che sotto al cappuccio, della P2, non c’è la nonna di Cappuccetto Rosso ma il lupo in persona.
Il quale, per i leghisti specifico: il lupo è Berlusconi il piduista. Il quale, dicevo, annuncia urbi et orbi che farà un passo indietro, come ha sempre fatto senza annunciarlo, infatti con la mafia ha mandato avanti Dell’Utri, nel processo Mondadori ha mandato avanti Previti che si è preso la condanna per lui. Negli abusi edelizi o le discariche abusive manda avanti il fratello scemo, e quando si è mesa male si è comprato i testimoni, vedi Mills.
Sembrava che fosse sempre in prima linea a guidare le truppe, il Paese e l’azienda di famiglia ma non è vero. Lui ha sempre avuto chi ha fatto il lavoro sporco per conto suo, da Cicchitto a Gasparri, da La Russa a Calderoli e così via.
In prima persona non ha mai fatto niente, non ha assunto nemmeno lo stalliere Mangano in prima persona, gli è stato imposto ed all’ufficio di collocamento ci è andato Dell’Utri.
La stessa Villa S. Martino di Arcore non l’ha scippata alla Marchesina Casati in prima persona infatti ha mandato avanti Previti, che era il tutore degli interessi della Marchesina, ma ha fatto quelli di Berlusconi per prendersi una ricca mazzetta. Un autentico furto.
In poche parole l’unica certezza che abbiamo è che Berlusconi per tutta la sua vita in prima persona ha fatto poco o niente. Quello che ha costruito in immobili ed in aziende l’ha fatto attraverso la corruzione e quindi sempre attento a non comparire mai in prima persona, come quando ha costruito a Brugherio, Milano 2 ecc.ecc.con la Edilnord e non si sapeva chi ci fosse dietro, lui figurava come socio d’opera.
Per i curiosi metto un link:Vita, opere e miracoli di Silvio.
L’unica cosa che ha fatto nella vita in prima persona è andare a puttane, pagare le donne, comprarsi le minorenni direttamente dalla produzione, i loro genitori ed in tutta letizia.
Ci mancava solo che si facesse fare i lavori dalla Mara a prestanome vari. Previti, Confalonieri e compagnia bella hanno fatto un sacco di cose in conto terzi, per lui. Ma il servizio della Mara non era possibile in quel caso entrava in campo in prima persona a non dalla panchina. Era il Marchese Casati che certe cose le praticava usando il conto terzi, scopava attraverso dei giovanotti che lo facevano per lui. Egli osservava, prendeva nota e dava i voti. Sino a quando non ha preso la doppietta ed ha messo fine alla sua miserabile, sotto ad un certo aspetto, vita.
Lui, in prima persona, è solo stato capace di andare a puttane, comprarsi le orgettine e l’unica cosa che è cambiata, quando ha fatto i miliardi, è che non le pagava più direttamente con il suo portafogli, come quando frequentava i viali di Milano, ma le faceva pagare dal suo ragioniere privato.
Quindi, ammesso che decida di fare un passo indietro e non si rimangi tutto come al solito, le uniche a preoccuparsi dovrebbero essere le orgettine perchè finirebbe la pacchia.
Tranquille, figliole, lo dice ma non lo farà. Protesi, punture o viagra sarà sempre lui. Un depravato non guarisce mai.
Lo so perchè mio nonno Italo a 86 anni aveva una compagna a disposizione di 42 anni.
Un giorno la chiamò e le chiese di fargli un servizio orale. La Signora in questione le disse: ma Italo… E’ solo pelle, non si indurisce niente… ( il viagra non c’era ancora).
Tu non preoccuparti, rispose mio nonno, masticalo come fosse gomma americana.
I depravati, ripeto, sono inguaribili. Ne ho le prove.
Adriano, scendi dalla pianta. Sei milanese lo sai cosa vuole dire. Scendi dal pero.
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