“Silvius Berlusconi apud iudices vocabitur”
UNA DIDATTICA CHE NON CI CONVINCE
I Dirigenti scolastici di FLP Area V-Dirigenza Scolastica esprimono il proprio disagio nei confronti di una didattica irrispettosa nei confronti delle più Alte cariche dello Stato.
L’On.le Silvio Berlusconi, piaccia o meno a chicchessia, è il “Presidente del Consiglio”. In tale veste rappresenta appieno la libera volontà degli italiani perché unica carica veramente democratica in quanto diretta espressione del libero voto popolare, non mediato da salotti e quanto altro.
Pur rispettando la libertà di insegnamento di tutti i docenti, peraltro sancito dalla nostra Costituzione e a cui noi intendiamo fare riferimento, non possiamo non esprimere il nostro rammarico sul piano pedagogico e su quello strettamente didattico, per la scelta di un brano che, in presenza di personalità in formazione, quale quella degli adolescenti, potrebbe prestarsi a superficiali valutazioni e indurre il minore ad errate convinzioni.
Nella fattispecie la versione di latino “Silvius Berlusconi apud iudices vocabitur” è, a nostro parere, irrispettosa dell’Alta carica dello Stato democraticamente eletta, quale il Presidente del Consiglio, e come tale, al di là degli intenti dei protagonisti, non condivisibile sul piano educativo- didattico.
Pertanto tali comportamenti possono determinare situazioni di disagio e di irritazione nelle diverse sensibilità, come quelle espresse anche dall’On.le Gabriella Carlucci, con la conseguenza di chiedere interventi delle autorità competenti.
Tali pratiche didattiche certo non fanno bene ad un ambiente educativo che dovrebbe essere caratterizzato da serenità di giudizi scevri da impostazioni ideologiche.
F.to FLP Area V – Dirigenza Scolastica
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