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Simon Mago

Da Dhiirananta
Simon Mago"Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.
Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità."
(Matteo, 7, 15-23)
"Or vi era un tale, di nome Simone, che già da tempo esercitava nella città le arti magiche, e faceva stupire la gente di Samaria, spacciandosi per un qualcosa di grande. Tutti, dal più piccolo al più grande, gli davano ascolto, dicendo: Questi è la 'potenza di Dio', quella che è chiamata 'la Grande' ".
(Atti degli Apostoli, 8, 9-10)
Simon Mago, o Simone il Samaritano, vissuto nel primo secolo d.C., nell'epoca di Gesu', e' stato definito il primo degli eretici o il primo degli gnostici.
Entrambe le definizioni mi sembrano scorrette, in quanto la nascente comunita' cristiana non aveva ancora compreso pienamente cos'e' ortodosso da cio' che non lo e' - infatti al quel tempo la principale diatriba era se adottare in toto i precetti ebraici e persino se ammettere o no i gentili nella primitiva comunita' - e definirlo gnostico e' offendere coloro i quali intraprendono la via di una ricerca personale ed interiore, usando la conoscenza che ci e' stata fornita come qualita' dell'intelletto da Dio (lo stesso papa Giovanni Paolo II ha esortato all'esperienza intima e personale con Dio).
Battezzato da Filippo il diacono in Samaria, inizio' a predicare a modo suo, cerco' vanamente di corrompere Pietro nel vendergli il potere di amministrare con l' imposizione delle mani lo Spirito Santo (da cui il termine di simonia, o vendita di cose sacre).
Gli Atti di Pietro, testo apocrifo, raccontano che a Roma ci fu un duello pubblico tra Pietro e Simon Mago. Quest'ultimo diede sfoggio dei propri poteri levitando nel Foro Romano mentre Pietro prego' Dio che lo facesse scendere. Vinse Pietro, e Simone mori', o per la caduta o per la folla a lui avversa che lo lapido' come truffatore. Un'altra versione afferma che, per dimostrare la sua deita', si fece sepellire vivo dichiarando che dopo tre giorni sarebbe risorto, come il Cristo. Ovviamente falli'.
Se ci ricordiamo allora il monito del Cristo, sui falsi profeti e sulla discriminante del loro frutto, risulta a me impossibile dare credito ad altre versioni (vedi al fondo i link).
Riabilitare la sua figura e' difficile proprio col criterio della fruttificazione del suoi insegnamento: i frutti della predicazione di Pietro e Paolo e l'oblio dei rovi di Simon Mago.
Fonti:
Un ottimo riferimento, da leggere:
- Eresie.it, Simon Mago
Versioni alternative:
- duepassinelmistero.com, Simone Mago, Marisa Uberti
- Vita di Simone Mago, Massimo Cogliandro
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