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Simoncelli e le scelte di un genitore

Da Mriitan @MassiRiitano

Simoncelli e le scelte di un genitore….e poi un giorno i nostri figli cresceranno, e avranno delle passioni, dei talenti che li porteranno a vivere la loro vita, a mettersi in gioco e a fare cose pericolose, e noi potremo solo sostenerli e pregare, pregare che non accada loro nulla, pregare che quella passione, quel talento li renda felici e soprattutto che non ce li porti via…….

Non so come mai la morte di Marco Simoncelli mi abbia scossa molto, proprio tanto.Non l’ho saputo subito, essendo stati fuori casa per tutto il giorno l’ho letto sul televideo alle 22 e sono immediatamente andata a dirlo a mio marito che tentava di far dormire le piccole e la mia voce doveva essere così triste che la più grande mi ha chiesto chi fosse e come fosse successo. Ho guardato tutte le trasmissioni che ne parlavano, non per morbosità, ma per capire, per comprendere come potesse essere successo che un ragazzo così bravo, pieno di talento, simpatico ed alla mano, potesse essere morto così, una domenica mattina facendo ciò che amava e che sapeva fare!!!

Lo so che ogni giorno qualche ragazzo se ne va lasciando nella disperazione più assoluta e totale i suoi genitori e quelli che lo conoscono, è successo anche a noi 10 anni fa di perdere un amico improvvisamente e inspiegabilmente, ma adesso quello che mi ha fatto più male è stato il punto di vista dei genitori, immedesimarmi nel loro strazio, nella cosa peggiore che può capitare ad una genitore, sopravvivere al proprio figlio.

Ho riflettuto sul fatto che il papà di Simoncelli abbia seguito il figlio nella sua carriera sportiva, al punto da lasciare la sua attività, per stargli accanto e accompagnarlo nelle trasferte, stare a bordo pista per osservare in ogni istante quel figlio un po’ matto con un talento strepitoso…..Ho pensato a sua madre a casa, che magari già lo immaginava a casa tra 3 settimane per tenerlo un pò stretto a se, quel ragazzone grande e grosso che la domenica mattina si metteva nel lettone coi genitori e la sorellina…

Ho chiesto a mio marito cosa faremmo noi se una delle nostre figlie avesse una passione così forte ed un talento così eccezionale in una disciplina pericolosa…..lui mi ha guardata è mi ha detto “la incoraggeremmo, saremmo orgogliosi di lei e pregheremmo Dio che tutto vada bene…..”ed effettivamente è così che sarà stato per i genitori di Marco e di tutti gli altri ragazzi che come lui vanno via di casa prestissimo per seguire un sogno, perché credono nel loro talento, qualunque esso sia, ragazzini con una forza di volontà che spiazza, con quegli occhi felici , che si appassionano e ti appassionano a qualcosa, ragazzini così diversi da quelli che ci dipinge la TV, abulici e privi di interessi, assuefatti alla Play station o rinchiusi davanti ad un PC…

Ieri mentre ero in macchina in coda ed un semaforo mi sono ritrovata dietro ad un furgone con una foto gigante di Sic (come veniva chiamato Simoncelli dai tifosi e dagli amici), che con quei riccioli e quel sorriso aperto teneva tra le mani un pacchetto di patatine ed ho notato di quanto fosse un ragazzino, 24 anni nello sport possono sembrare tanti, ma nella vita sono pochi, veramente troppo pochi….

BettaSimoncelli e le scelte di un genitore


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